Quattro giorni fa è stata colpita da un aneurisma in redazione. Aveva 52 anni

Tragica fine della giornalista Anna Zegarelli

Anna Zegarelli

VERONA – «Neanche il tempo di rendercene conto, e Anna Zegarelli, giornalista di Radio Verona, ci ha lasciato. Nel pomeriggio di oggi. Un malore improvviso lunedì sera, nel bagno della redazione. Una collega che la trova, l’allarme che scatta, l’ambulanza che arriva e i medici che subito sentenziano: “Grave danno cerebrale, è in coma”. Nonostante questo, i neurochirurghi del polo Confortini hanno tentato di tenerla in vita con un delicato intervento alla testa. Ma l’aneurisma e la successiva emorragia hanno ucciso Anna in quattro giorni».
Il Sindacato Giornalisti Veneto annuncia, così, l’improvvisa scomparsa della collega Anna Zegarelli, 52 anni, che aveva iniziato a lavorare nel gruppo Athesis a metà anni Novanta come collaboratrice in cronaca, quindi l’assunzione a Telearena, dedicata soprattutto alla radio.
Nata a Verona il 10 luglio 1967, era giornalista professionista iscritta all’Ordine del Veneto dal 10 gennaio 2001. Anna era una donna dolce e soprattutto generosa nonostante la sua vita sia stata costellata di dolori e delusioni. I suoi grandi amori, Michele, 25 anni e Carola, 23, che lei aveva cresciuto da sola, dopo il naufragio del matrimonio con il padre dei ragazzi.
Appassionata di arte, ma anche della natura uno sguardo sempre rivolto al sociale, la sua fede, il buddismo tibetano, ma anche l’amore per gli animali, non a caso, nel suo appartamento, c’erano quattro tartarughe, due gatti, due cani, l’ultimo appena adottato, un cane maltrattato. Anna era sempre di corsa, sempre incasinata.
Tanti i problemi che ha dovuto affrontare, ma sempre circondata da una sorta di grande famiglia fatta di zii e zie acquisiti per i suoi figli, perché spesso i legami di sangue sono meno forti di quelli dell’amore che nasce tra persone che si stimano e si appoggiano. In questi giorni, in ospedale, sono state decine le persone che sono state accanto ai figli, a dimostrazione che Anna ha saputo fare una cosa grande: unire amici, fare squadra, passando il testimone a loro, adesso che lei è volata via è la sua “famiglia allargata” che adesso deve raccogliere il testimone per Michele e Carola.
I cdr del gruppo Athesis con tutta la redazione, l’Assostampa Veronese il Sindacato Giornalisti Veneto si stringono ai figli ed esprimono loro cordoglio e vicinanza. (giornalistitalia.it)

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