Bufera sulla vignetta del settimanale cattolico, che replica: “È rivolta all’abusivismo”

Terremoto, Ischia offesa da Famiglia Cristiana

La “Vignazia 17” di Famiglia Cristiana sul terremoto ad Ischia del 21 agosto

La “Vignazia 17” di Famiglia Cristiana sul terremoto ad Ischia del 21 agosto

ROMA – «Dispiace che qualcuno si sia sentito offeso dalla vignetta di Vignazia pubblicata su Famiglia Cristiana n. 36. Non era nelle intenzioni del disegnatore né del settimanale ferire la sensibilità di alcuno. Perciò chiediamo scusa se questo è avvenuto. La vignetta invitava semplicemente a riflettere, come tutte le vignette del nostro settimanale, utilizzando lo strumento della satira, che per sua natura presenta il rischio di letture ambivalenti e contraddittorie».
È quanto afferma la direzione di Famiglia Cristiana dopo le polemiche divampate, soprattutto sui social, per la vignetta sul terremoto ad Ischia pubblicata dal settimanale cattolico: protagonista, un turista che si ritrova a «Casabusivamicciola». È evidente il richiamo agli abusi edilizi realizzati nell’area ferita dal sisma. Ma agli ischitani, e non solo, la “Vignazia 17” è sembrata decisamente eccessiva.
Tra i primi a reagire di fronte alla vignetta Benedetto Valentino, a cui si deve il Premio Ischia di giornalismo, che su Facebook ha scritto: «Famiglia Cristiana ha creato un nuovo girone dell’inferno: gli abusivi. Peccato, speravo di andare in quello dei lussuriosi o dei golosi».
E questo è soltanto uno dei tanti commenti al vetriolo indirizzati al settimanale dei Paolini, che replica: «Non era perciò rivolta agli ischitani, cui Famiglia Cristiana, nello stesso numero, ha dedicato un ampio servizio, intervistando il pompiere eroe che ha salvato i tre coraggiosi fratellini, bensì al fenomeno dell’abusivismo, da cui, come è stato rilevato da tutti i mass media, Ischia non è esente».
«Secondo un rapporto di Legambiente, – aggiunge la direzione di Famiglia Cristiana – la Campania è in testa alla classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento costiero. Solo nel 2017 e sul suo territorio è commesso il 20,3 per cento dei reati totali inerenti la cementificazione. In particolare, solo per il Comune di Ischia sono state presentate 7.235 domande di condono in 30 anni, 4.408 delle quali ancora da evadere ad aprile dello scorso anno».
«Per non parlare – incalza – dei materiali scadenti utilizzati. Prendersela con una vignetta e con i giornalisti che si sono recati sul posto per raccontare quel che è accaduto non ha molto senso e non risolve il problema». (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.