Danilo Lupo non può parlare dal sagrato della chiesa. Si sposta ed è pienone

Taranto: “no” dei francescani al giornalista gay

Danilo Lupo

Danilo Lupo

TARANTO – “Unica nota (molto) stonata nella prima serata della nostra festa (sabato scorso, ndr), il divieto della comunità religiosa di parlare di omosessualità dal sagrato della chiesa di Sant’Antonio che ci ospitava e che ci ospiterà anche questa sera. Un tema, quello della omosessualità ritenuto quindi inopportuno dall’autorità religiosa che a poche ore dall’inizio dell’evento ci aveva chiesto di censurare l’intervento del nostro collega gay, Danilo Lupo”.
È quanto scrive “La voce di Manduria” nella prima pagina del suo sito in un articolo intitolato “Vietato parlare di omosessualità dal sagrato della chiesa”.
“Il tema di questa nostra quinta edizione della Festa della Voce di Manduria – si legge sul giornale on line – è proprio quello della libertà sotto ogni sua forma. Quindi non potevamo impedire ad un omosessuale, come a chiunque altro, di prendere la parola. Così abbiamo deciso di non cambiare la scaletta facendo intervenire il nostro collega in un altro luogo che non fosse il sagrato della chiesta. Danilo Lupo ha in questo modo parlato tra il pubblico, davanti ad una platea gremita di persone attente che sono rimaste senza parole ad ascoltarlo”.
Leggi l’articolo su “La Voce di Manduria”: http://www.lavocedimanduria.it/wp/gay-preti-sposati-non-si-parla-sagrato-bilancio-festa.html

 

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