“Iniziativa senza precedenti, chiediamo alla società una presa di posizione chiara”

Sole 24 Ore, il Cdr: “Napoletano vuole intimidirci”

Stefano Biolchini

MILANO – L’ex direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano ha notificato un invito a comparire in sede di conciliazione ai quattro componenti del Comitato di redazione – Stefano Biolchini, Barbara Bisazza, Barbara Fiammeri e Giovanni Negri –, la rappresentanza sindacale dei giornalisti del quotidiano.
«L’invito costituisce il preludio di una causa per diffamazione – scrive il Cdr nel comunicato pubblicato oggi sul quotidiano – con relativa richiesta di risarcimento danni che Napoletano quantifica in 750mila euro. L’ex direttore contesta in particolare un’affermazione fatta in un comunicato sindacale, nel quale si criticava la decisione di Luiss – la Libera Università degli Studi promossa da Confindustria editore de Il Sole 24 Ore – di assegnargli una docenza sulle grandi crisi dell’economia contemporanea».
Il comunicato uscì sul Sole 24 Ore del 31 agosto 2018.
«Il comunicato – firmato dai Cdr del Sole 24 Ore, di RadiocorPlus e di Radio24 – arrivava a pochi giorni dalla chiusura del procedimento Consob, – spiega il Cdr – nel quale anche a Roberto Napoletano veniva formalmente contestata la manipolazione del mercato “per l’implementazione di pratiche commerciali e di reporting per incrementare artificiosamente i dati del quotidiano”. È invece di pochi giorni fa l’avviso di chiusura indagini della Procura di Milano, nel quale anche a Roberto Napoletano viene contestato il reato di false comunicazioni sociali in società quotate, reato punito nel massimo con otto anni di carcere».
L’assemblea di redazione dei giornalisti del Sole 24 Ore considera, dunque, «preoccupante e senza precedenti – incalza il Cdr – l’iniziativa dell’ex direttore, con la quale si punta, evidentemente, a intimidire il Comitato di redazione per un atto che rientra invece nel libero esercizio del diritto sindacale prima ancora che del diritto di critica e libertà di stampa. La redazione torna a sollecitare una presa di posizione chiara, fuori da qualsiasi ambiguità, anche da parte della società, a tutela dei propri dipendenti rappresentati dal Comitato di redazione». (giornalistitalia.it)

 

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