Dopo la messa in sicurezza dell’Inpgi il Parlamento è chiamato a una riforma complessiva

Sistema informazione, non è più tempo di rinvii

Andrea Bulgarelli e Romina Mura

TRIESTE – È fondamentale e auspicabile che il Parlamento metta mano a una riforma complessiva del sistema dell’informazione, altrimenti non ci sarà né stabilità lavorativa, né garanzia previdenziale per il mondo dei liberi professionisti dell’informazione. La garanzia pubblica è stata posta da Governo e Parlamento con il passaggio all’Inps della previdenza dei giornalisti cosiddetti “contrattualizzati”.
Questa grande attenzione verso la categoria andrebbe ora trasformata in una riforma legislativa capace ti tenere in considerazione delle nuove professioni del settore e soprattutto che intervenga sulla componente retributiva: 15.641 euro e 9.509 euro sono i redditi medi pro-capite dei liberi professionisti e dei co.co.co. Si capisce che il volume previdenziale generato sarà molto basso.
Mentre si sta riscrivendo lo Statuto di quello che sarà l’Inpgi dei liberi professionisti, sarebbe necessario portare il tema del futuro dell’informazione e quello dei liberi professionisti del giornalismo all’analisi della Commissione Lavoro, assistenza e previdenza sociale della Camera dei deputati. Questo perché parliamo di numeri che devono far riflettere sulla dignità e la portata del lavoro giornalistico e solo con una nuova legge che preveda nuove forme di lavoro e nuove garanzie, si potrà dare risposte ad alcune decine di migliaia di colleghi.
Un tema delicato, ma quantomai importante sul quale, proprio in occasione della situazione di difficoltà che ha colpito la redazione di Sardiniapost, si è espressa la presidente della Commissione Lavoro della Camera, Romina Mura (Pd), affermando che «a livello nazionale Governo e Parlamento hanno messo in sicurezza la previdenza dei giornalisti cosiddetti “contrattualizzati” con il passaggio all’Inps. Per quanto riguarda i liberi professionisti del giornalismo – ha affermato – anche a loro andrebbero date certezze, visto che in relazione alle retribuzioni medie il volume previdenziale generato sarà molto basso». (giornalistitalia.it)

Andrea Bulgarelli

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