Human Rights Watch protesta contro il Marocco per la condanna del direttore di Badil

Scandalosa condanna del giornalista el Mahdaoui

Hamid el Mahdaoui

RABAT (Marocco) – L’organizzazione umanitaria Human Rights Watch ha denunciato oggi la condanna di un giornalista marocchino, sulla base di alcune “accuse discutibili” in relazione a un popolare movimento di protesta.
Il 26 giugno, la prima sezione penale della Corte d’appello di Casablanca ha condannato a 20 anni di reclusione i leader di
al-Hirak, un movimento di protesta attivo nel Rif, una regione nel nord del regno africano, nell’ambito di un processo a 53 imputati, riconosciuti colpevoli “di attentato alla sicurezza pubblica, sabotaggio, omicidio e saccheggio di proprietà dello Stato e di aver accettato denaro e altri mezzi per finanziare un’opera di propaganda destinata a pregiudicare l’unità e la sovranità dello Stato”.
Tra i condannati c’è anche il giornalista Hamid el Mahdaoui, a cui è stata comminata una pena di 3 anni di reclusione per “omessa denuncia di un tentativo di danneggiare la sicurezza interna dello Stato”.
Conosciuto per le sue frequenti dichiarazioni contro il governo marocchino, il direttore del sito di informazione Badil è stato riconosciuto colpevole di aver ricevuto una chiamata da un cittadino marocchino residente nei Paesi Bassi che lo avvisava di una partita di “armi destinate a Hirak” e di non aver allertato la polizia.
Secondo Hrw, il caso rientra nello “uso arbitrario della legge nei confronti di un giornalista critico con il potere, da parte di autorità che hanno già ridotto radicalmente la portata della libertà di espressione in Marocco”.
Il giornalista è stato arrestato nel luglio 2017 nella città settentrionale di Al-Hoceima, mentre copriva una manifestazione del movimento al-Hirak. Mahdaoui è stato poi trasferito a Casablanca dove sta scontando una pena di un anno per “incitamento a partecipare a una dimostrazione non autorizzata”. Secondo Hrw, la nuova condanna invia un “agghiacciante messaggio a ciò che rimane dei giornalisti indipendenti nel paese”. Il Marocco figura al 135° posto su 180 paesi nell’indice World Press Freedom 2018 compilato da Reporters Sans Frontieres. (agi)

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