Carlo Parisi (Figec Cisal): “Straordinario comunicatore di fede, speranza e carità”

Santo Marciano arcivescovo della Città dei Papi

Papa Leone XIV e mons. Santo Marcianò

CITTÀ DEL VATICANO – Papa Leone XIV ha affidato alla guida esperta di mons. Santo Marcianò le diocesi di “Frosinone-Veroli-Ferentino” e “Anagni-Alatri”, unite in “Persona Episcopi”, ovvero “nella persona del vescovo”. Una prassi molto usata da Papa Francesco per ridurre e accorpare le diocesi pur mantenendo inalterate le strutture.

La Cattedrale di Anagni

Lo ha reso noto oggi la Santa Sede a seguito della rinuncia al governo pastorale delle due diocesi presentata da mons. Ambrogio Spreafico e accettata dal Papa e la contestuale nomina di mons. Santo Marcianò.
Anagni, antica capitale degli Ernici, è nota come “La Città dei Papi” per aver dato i natali a quattro pontefici (Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII). Ed è nota anche per il famoso “schiaffo” che Giacomo Sciarra Colonna avrebbe dato a Papa Bonifacio VIII a causa dei dissidi con Filippo IV Re di Francia, Filippo il “Bello”, per la supremazia del potere spirituale a discapito di quello temporale. Oltraggio che Dante Alighieri citò nella Divina Commedia (Purgatorio, Canto XX, vv. 85-90) considerando l’offesa come rivolta a Cristo: «Perché men paia il mal futuro e ‘l fatto, veggio in Alagna intrar lo fiordaliso, e nel vicario suo Cristo esser catto. Veggiolo un’altra volta esser deriso; veggio rinovellar l’aceto e ‘l fiele, e tra vivi ladroni esser anciso».

Mons. Santo Marcianò con Papa Francesco

Mons. Santo Marcianò mantiene ad personam il titolo di arcivescovo, già acquisito nell’Arcidiocesi calabrese di “Rossano-Cariati” e confermato alla guida dell’Ordinario Militare d’Italia.
Nato a Reggio Calabria il 10 aprile 1960, mons. Santo Marcianò si è laureato in Economia e Commercio all’Università di Messina nel 1982 e, conclusi gli studi al Pontificio Seminario Romano Maggiore di Roma, nel 1987, ha conseguito il Baccellierato in Teologia alla Pontificia Università Lateranense. Ha, inoltre, conseguito nel 1990 il dottorato in Sacra Liturgia al Pontificio Ateneo “Sant’Anselmo” di Roma.
Diacono dal 24 ottobre 1987, sacerdote dal 9 aprile 1988 e canonico dal 1997, è stato parroco a Santa Venere e vicario parrocchiale della Santa Maria del Divino Soccorso (1988-1991); padre spirituale del Seminario Arcivescovile Pio XI (1991-1996) e rettore del medesimo Seminario e docente di Liturgia e Teologia Sacramentaria (dal 1996); direttore dell’Ufficio per la Pastorale delle Vocazioni (dal 2000). È stato anche vicario episcopale per il Diaconato permanente e i Ministeri.

Mons. Santo Marcianò con Papa Benedetto XVI

Arcivescovo di “Cariati-Rossano” dal 6 maggio 2006, nominato da Papa Benedetto XVI a soli 46 anni, è stato il più giovane vescovo d’Italia. Dal 2006 al 2013 è stato Segretario della Conferenza Episcopale Calabra e segretario della Commissione Episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana.
Papa Francesco, il 10 ottobre 2013, lo ha nominato Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia. Incarico terminato il 10 aprile scorso al compimento del 65° anno di età.
Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine della Calabria dal 5 settembre 1992, mons. Marcianò è stato direttore responsabile della rivista “Euntes Ergo” e del mensile “Con Gesù nella notte”. È autore di libri e numerosi articoli di carattere liturgico-pastorale e vocazionale.

Mons. Santo Marcianò e Carlo Parisi in Vaticano con il libro di Laura Magli “Un tesoro chiamato Fede” (Foto Giornalisti Italia)

«I migliori auguri di buon lavoro all’arcivescovo-giornalista mons. Santo Marcianò, umile e grande servitore del Vangelo di Gesù Cristo e straordinario comunicatore di fede, speranza e carità», vengono formulati dal segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, «con un caloroso abbraccio al fraterno amico e collega».
Carlo Parisi ricorda, infatti, le numerose iniziative condotte assieme a mons. Marcianò, «un vero pastore che, grazie alle sue straordinarie virtù, ha dedicato la sua vita alla missione sacerdotale con i valori più profondi della Dottrina Sociale della Chiesa». (giornalistitalia.it)

 

 

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