Il contenzioso relativo all’operazione che nel 2013 ha portato alla vendita dell’immobile

Rcs: possibile risarcimento per via Solferino

La storica sede del Corriere della Sera, in via Solferino a Milano

MILANO – L’arbitrato tra Rcs e Blackstone va avanti. Il contenzioso relativo all’operazione che nel 2013 ha portato alla vendita e contestuale locazione del complesso immobiliare di Via Solferino è arrivato in Camera Arbitrale e il tribunale ha pronunciato «un lodo parziale e non definitivo, e di contestuale ordinanza istruttoria», rende noto il gruppo editoriale.
Il Tribunale Arbitrale (presidente Renato Rordorf, co-arbitri Vincenzo Roppo e Vincenzo Mariconda) «ha affermato la propria competenza a decidere sulle domande di Rcs (incluse quelle risarcitorie), respingendo tutte le relative eccezioni pregiudiziali e preliminari sollevate dall’acquirente; ha escluso l’invalidità dei contratti con cui è stata conclusa l’operazione; ha rilevato che il comportamento dell’acquirente potrebbe dare luogo al risarcimento del danno in favore di Rcs, e a tal fine ha disposto due consulenze tecniche».
I pareri dovranno «accertare le condizioni in cui si trovava Rcs nel 2013, nonché il valore di mercato dell’immobile, tenuto conto, fra l’altro, di tutte le condizioni dell’operazione».
La decisione del Tribunale Arbitrale conferma che l’arbitrato in Italia è la sede competente a decidere la controversia tra le parti, e ciò diversamente da quanto sostenuto dall’acquirente e dai fondi Blackstone, anche nella causa intentata presso la Supreme Court of the State of New York.
«L’odierna decisione dimostra che l’azione instaurata da Rcs, lungi dall’essere addirittura un “atto estorsivo” (come, incautamente, più volte qualificata dalle controparti), è meritevole di ulteriore approfondimento, e potrebbe condurre a un risarcimento del danno in favore della società».
«La decisione del collegio arbitrale – afferma Rcs – è coerente con quanto la società aveva sin da principio prospettato all’acquirente, in via stragiudiziale, prima dell’instaurazione dell’arbitrato, quando Rcs aveva, in buona fede, chiesto all’acquirente di avviare un dialogo proprio finalizzato a ripristinare in concreto l’equilibrio dei contratti».

Supreme Court of the State of New York

La società ricorda che il lodo giunge a seguito del precedente provvedimento del 24 aprile 2019, anch’esso favorevole a Rcs, con cui la Supreme Court of the State of New York aveva sospeso il procedimento – instaurato dall’acquirente e dai fondi Blackstone – proprio in attesa dell’esito dell’arbitrato in Italia. Questo lodo rinsalda la posizione della società anche innanzi alla Supreme Court of the State of New York, e dimostra che le domande avversarie proposte sono prive di fondamento».
In questa situazione, Rcs «attende serenamente l’esito dell’istruttoria e del giudizio, rispettosa dell’attività del Tribunale Arbitrale e fiduciosa che, nella vicenda concernente l’immobile, risulterà accertato che l’unica parte danneggiata è stata la Società, nel cui esclusivo interesse il Consiglio di Amministrazione ha doverosamente agito e continuerà ad agire in ogni sede». (giornalistitalia.it)

 

 

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