Storico conduttore del Tg2 aveva 66 anni. Il ricordo del direttore Gennaro Sangiuliano

Rai in lutto: morto il giornalista Sandro Petrone

Sandro Petrone

ROMA – Il giornalista Sandro Petrone, storico conduttore del Tg2 della Rai, è morto oggi a Roma. Aveva 66 anni ed era malato, tant’è che tre anni fa era stato costretto ad andare in pensione dedicandosi ad un altra delle sue grandi passioni, la musica. Nel 2018, infatti, aveva inciso l’album “Solo fumo”, nel quale, con parole e musica, da inviato di guerra e conduttore della tv italiana ha raccontato il percorso di fuga e di rientro in Italia, dal 1968 ai nostri giorni, “con la riscoperta degli straordinari valori umani e degli inguardabili difetti del nostro Paese”.
Nato a Napoli il 2 febbraio 1954, era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 1 luglio 1986 dopo il praticantato svolto nella redazione del Giornale di Napoli. In Rai dall’aprile 1993, è stato caporedattore degli Esteri del Tg2. Oltre che conduttore del Tg, è stato inviato di guerra nei principali teatri di guerra, dal Medioriente ai Balcani. Autore del libro “Linguaggio delle news. Strumenti e regole del giornalismo televisivo”, edito da Rizzoli, è stato docente in diversi corsi professionali e universitari.
«Una grave perdita per il giornalismo – ha commentato all’Adnkronos il direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano – un esempio per tutti. Io ricordo Petrone come un grandissimo professionista, una persona puntuale, innamorata di questo mestiere che in ogni cosa che faceva metteva entusiasmo della prima ora. Per lui il giornalismo non è mai stato una routine, ma una ricerca attenta e un’indagine permanente della realtà. Era napoletano come me. Lo ricordo dai tempi del Giornale di Napoli dove lui fu praticante nella redazione spettacoli. Quando lo incrociavo, mentre ero vicedirettore al Tg1, c’erano sempre dei simpatici scambi di battuta sulla comune napoletanità. Oggi gli dedichiamo un titolo in tutte le edizioni del telegiornale». (giornalistitalia.it)

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