Rivoluzionaria iniziativa del direttore Demetrio Crucitti: “Un’opportunità da sfruttare”

Rai Calabria finalmente parla arbëreshe

Demetrio Crucitti, direttore della Sede Rai della Calabria

COSENZA – Rivoluzionario esperimento in Calabria dove domani, sabato 19 dicembre, sarà trasmessa su Rai Tre in digitale terrestre, dalle ore 7.30 alle ore 8, una commedia interamente scritta e recitata in lingua arbëreshe, “Jeta” (Vita), naturalmente con tanto di sottotitoli in italiano. Per il direttore della Sede Rai della Calabria, Demetrio Crucitti, «è una vera e propria conquista aziendale, forse anche imprevista e per niente scontata».
La valorizzazione delle minoranze linguistiche è sempre stata, infatti, un cavallo di battaglia del direttore Crucitti, che da anni evidenzia le grandi opportunità lavorative che potrebbero derivare dalla diffusione e dallo sviluppo delle lingue minoritarie nel sistema del servizio pubblico radiotelevisivo, sia a livello di produzione che di informazione.
Il direttore della sede Rai della Calabria si è sempre battuto ad ogni livello per l’applicazione della legge regionale n. 15 del 2003 e della legge nazionale n. 482/99 evidenziando che, in Calabria, gli arbereshe, i grecanici e gli occitani sono parte integrante e attiva della società. Italiani a tutti gli effetti, hanno storia costumi, tradizioni, religioni, lingua che si tramandano da secoli; un patrimonio che non deve andare perduto. In Italia le minoranze linguistiche sono 12, delle quali 8 tutelate da oltre 50 anni e 4 completamente dimenticate, delle quali 3 in Calabria».
La rappresentazione teatrale in programma domani su Rai Calabria, nata da un progetto della Fidapa di Cosenza, in collaborazione con la Compagnia Teatrale “Il sipario” di Spezzano Albanese e Rai Calabria, narra la storia di due anziani coniugi, Isabella e Francesco, che per i loro 50 anni di matrimonio ricordano i momenti più importanti della loro vita: dal matrimonio, alle feste e ai canti con gli amici, la prima guerra e la perdita del loro adorato figlio Giuseppe. Nel finale, toccante la preghiera di Francesco che, rivolgendosi al Signore, lo prega affinché lui e la sua Isabella, possano iniziare il loro ultimo viaggio, che li ricongiungerà al figlio perso, nello stesso momento.
È un atto unico messo in scena dagli attori non professionisti dell’Associazione “Il sipario” con la partecipazione di Adele Marino nelle vesti di Sisina (Isabella) e di Vincenzo Barbati che interpreta Francesco; la scena è ricca di altri personaggi narratori tra i quali Rocco Gallucci, Adele Diodati, Tina Cacciolla e Massimo De Rosis; le canzoni arbereshe sono interpretate dalla splendida voce di Emiliana Oriolo. Vincenzo Barbati ha anche collaborato con la produzione della sede regionale per i testi dei sottotitoli in italiano.
La regia teatrale è di Demetrio Corino, mentre la regia televisiva di Andrea Recchia. Grande soddisfazione hanno espresso la past-president della Fidapa Anna Cerrigone ed il presidente dell’Associazione “Il Sipario”, Giuseppe Piragine, «per il raggiungimento di questo importante obiettivo quale, appunto, la messa in onda della rappresentazione teatrale che fu registrata presso il teatro Rendano di Cosenza nel 2019».
«Un grazie speciale – aggiungono – va alle Direzioni Centrali della Rai per la sensibilità dimostrata. Il riferimento qui è a Luigi Meloni Direttore della Direzione Coordinamento sedi regionali ed estere, Marcello Ciannamea Direttore della Direzione Distribuzione, e Alberto Trionfi dirigente responsabile dei Rapporti Istituzionali e Sociali “per la sensibilità mostrata nell’ aver offerto alla collettività calabrese, mettendo in onda “Jeta”, un momento di piacevole evasione in questo periodo caratterizzato dall’isolamento causato del coronavirus».
«Ma un grazie speciale – concludono Cerrigone e Piragine – va soprattutto alla produzione tv e radiofonica della Sede regionale Rai per la Calabria, per la pregevole attività svolta per la registrazione della messa in scena della commedia, per il montaggio e l’intervento di post-produzione per l’inserimento dei sottotitoli. In particolare, si ringraziano il capo della Produzione e del Coordinamento tecnico Antonio Gatto e il bravissimo Andrea Recchia, che in questa veste di regista TV ha davvero superato ogni aspettativa e se stesso». (giornalistitalia.it)

5 commenti

  1. Non esageriamo! Qualche servizio del genere “una tantum”, la Rai l’ha sempre mandato in onda. Quello che continua a non fare, non rispettando la legge, è mettere in onda un tg locale in lingua arbereshe. Questa è l’amara realtà. Gli arbereshe non hanno bisogno di queste foglie di fico che lasciano il tempo che trovano.

  2. Ottima iniziativa per cominciare a diffondere la conoscenza delle molte culture della nostra terra. Infelice l’orario, purtroppo, ma è un primo passo…

  3. Mario Occhinero

    In Spagna sia le televisioni e radio di Stato che quelle locali hanno programmazione e intere reti in lingua regionale. Questo primo passo in Italia è tanto tardivo quanto importante. Ottima iniziativa!

  4. Bravissimo. Complimenti, ingegner Demetrio.

  5. Far conoscere la ricca storia e la cultura di un paese “frontaliero” come l’Albania e potenziare lo scambio culturale con l’Italia. Mi auguro che sia l’inizio di una lunga storia di fratellanza. L’albanese lo merita…
    Ottima iniziativa da parte di Rai 3, soprattutto del direttore ingegnere Demetrio Crucitti. Grazie.

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