In Polonia appello del nuovo direttore a chi è stato costretto a lasciare l’emittente

Radio Trojka: “Chi è stato cacciato torni”

Kuba Strzyczkowski

VARSAVIA (Polonia) – Tutti i giornalisti polacchi che si sono allontanati dall’emittente radiofonica pubblica “Trojka”, perché non erano a loro agio, perché sono stati cacciati, perché sono stati trattati male o altrimenti costretti ad andarsene, sono invitati a tornare. È l’appello del nuovo direttore di “Trojka”, Kuba Strzyczkowski, che ha preso il posto di Tomasz Kowalczewski, il quale ha rassegnato le dimissioni.
«Voglio invitare tutti di nuovo alla radio o per lo meno a collaborare con noi. Le porte della mia “Trojka” sono aperte e chiedo scusa per la situazione scomoda, nonostante non sia colpa mia», ha detto, intervistato dall’agenzia di stampa “Pap”.
Strzyczkowski fa riferimento al caso di censura scoppiato da alcuni settimane alla radio. L’incidente ruota attorno a una canzone di Kazik Staszewski che contiene un riferimento alla visita del presidente di Diritto e giustizia (PiS), Jaroslaw Kaczynski, al cimitero Powazki di Varsavia il 10 aprile scorso, quando in realtà il cimitero avrebbe dovuto essere chiuso ai visitatori a causa dell’epidemia di coronavirus.
Venerdì 15 maggio la canzone di Kazik ha ottenuto il primo posto nella classifica musicale della settimana, ma poco dopo la fine della trasmissione la classifica è scomparsa dal sito dell’emittente e da più parti si è gridato alla censura. Nei giorni successivi una pletora di giornalisti e presentatori radiofonici ha rassegnato le proprie dimissioni dall’emittente e alcuni cantanti hanno chiesto che “Trojka” non trasmetta più i loro brani. (agenzia nova)

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