Il Pd di Taranto contro Luigi Abbate, Roberta Lanzolla nel mirino di “Noi con Salvini”

Puglia, giornalisti scomodi cacciati dai politici

Roberta Lanzolla

Roberta Lanzolla

Luigi Abbate

Luigi Abbate

BARI – Non c’è pace per i giornalisti poco inclini al servilismo e alle veline. Altri due casi negli ultimi giorni, entrambi in Puglia. Gli ultimi due  riguardano i giornalisti Luigi Abbate e Roberta Lanzolla.
Abbate, 43 anni, era assurto agli onori della cronaca nel luglio 2014 per essersi visto strappare il microfono di mano dal responsabile delle relazioni esterne dell’Ilva di Taranto, Girolamo Archinà, che aveva ritenuto scomoda la domanda posta al suo patron Emilio Riva. Un episodio al quale era, tra l’altro, seguita la beffa del licenziamento dall’emittente televisiva Blustar Tv .
Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine della Puglia dal 4 novembre 2003, è ideatore e conduttore di “Polifemo – L’occhio di Abbate”, una trasmissione televisiva autofinanziata in onda, ogni venerdì, sul canale 93 del digitale terrestre “Viva la Puglia Channel”.
Luigi Abbate questa volta,  è stato costretto a chiamare il 113 per essere stato cacciato, assieme ad alcuni militanti del Meetup del Movimento 5 Stelle,  da una conferenza stampa del Pd sul tema “Legge di stabilità e provvedimenti per Taranto”. L’ordine è arrivato dal deputato Michele Pelillo che, nelle scorse settimane, si era già rifiutato di rispondere alle domande scomode poste con insistenza dal giornalista. “L’onorevole Pelillo – afferma Abbate – si è rivolto a me con le seguenti espressioni: «Non sei un giornalista, sei fazioso, vai fuori di qui»”.
Immediata la reazione dell’Assostampa e dell’Ordine dei giornalisti di Puglia che “stigmatizzano con fermezza il comportamento del deputato Michele Pellillo del Pd” protagonista di “un atto grave ed inaccettabile”.
L’episodio segue di alcuni giorni quello subito da Roberta Lanzolla, 24 anni, giornalista pubblicista iscritta all’Ordine di Puglia dal 17 luglio 2012, vittima – denunciano Assostampa e Odg – “di ripetuti attacchi ricevuti da esponenti del Movimento «Noi con Salvini» di Santeramo in Colle”.
Nell’esprimere solidarietà alla collega, l’Ordine dei giornalisti e l’Assostampa di Puglia hanno, infatti, sottolineato che “gli inviti a «trovarsi altro da fare» e l’annuncio di considerare «non gradita» la presenza e l’attività di una giornalista sono gravi ed inaccettabili e da respingere con assoluta fermezza”.
“La libertá di espressione garantita dall’art.21 della Costituzione e il diritto di cronaca e di critica dei giornalisti – ricordano Odg e Assostampa – sono un fondamento della convivenza democratica. Al rispetto di questi valori non negoziabili della vita civile sono chiamati innanzitutto quanti ricoprono incarichi pubblici”.
Nel ribadire solidarietà sostegno ai colleghi Abbate e Lanzolla, l’Ordine dei Giornalisti e l’Assostampa di Puglia esprimono l’auspicio che la stampa e le forze politiche contribuiscano a creare, ognuno per la sua parte, un clima di rispetto reciproco”. (giornalistitalia.it)

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