“Gravi dubbi”: così il tribunale speciale ha motivato la liberazione di Kocner e Zsuzsova

Processo Kuciak, i giudici temevano l’errore

Il giornalista Jan Kuciak e la fidanzata Martina Kusnirova assassinati nel 2018

BRATISLAVA (Slovacchia) – Avevano paura di commettere un errore, anche a causa dei dubbi scaturiti dalle affermazioni del testimone chiave del processo Kuciak: per questo motivo, i giudici chiamati a pronunciarsi sul caso del giornalista slovacco, ucciso insieme alla sua fidanzata in un agguato, hanno liberato Marian Kocner e Alena Zsuzsova, entrambi accusati di omicidio.
È quello che risulta dal verdetto del tribunale speciale di Pezinok, pubblicato dai media slovacchi. Kocner e Zsuzsova sono stati liberati ai primi di settembre e il caso è stato rimandato alla valutazione della Corte suprema.

Marian Kocner

Il tribunale di Pezinok aveva motivato la sua sentenza di assoluzione, parlando di gravi dubbi sulla colpevolezza di Kocner e Zsuzsova. Secondo quanto venuto successivamente alla luce, i dubbi riguardavano soprattutto la deposizione del testimone chiave e mediatore dell’omicidio, Zoltan Andrusko.
«La corte non ha trovato la prova inconfutabile con cui confrontare e verificare le affermazioni di questo testimone», ha scritto il tribunale di Pezinok nella motivazione della deliberazione.
Kuciak e la sua fidanzata furono uccisi il 21 febbraio 2018 nella loro casa a Velka Maca nei pressi di Galanta. Kuciak scriveva tra l’altro articoli critici sull’imprenditore controverso Kocner. Andrusko aveva collaborato con la polizia ed è stato condannato a fine 2019 a quindici anni di reclusione.
Oltre ad Andrusko furono condannati l’autore dell’omicidio Miroslav Marcek a 23 anni e il suo collaboratore e autista Tomas Szabo a 25 anni di reclusione. (ansa)

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