“C’è un grande bisogno di un mondo più giusto e umano a misura di bambino”

Premio Silone al giornalista Andrea Iacomini

Andrea iacomini

PESCINA (L’Aquila) – È il giornalista Andrea Iacomini, 45 anni, portavoce nazionale dell’Unicef Italia, il vincitore della XXII edizione del Premio Internazionale “Ignazio Silone”, organizzato dalla Regione Abruzzo per onorare, nel ricordo, la vita e l’opera dell’insigne scrittore abruzzese e per valorizzare e diffondere i suoi insegnamenti di libertà, verità e giustizia. A comunicarlo al vincitore è stato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, evidenziando che l’operato di Iacomini «rispecchia pienamente gli ideali siloniani. La tutela dei diritti umani, la difesa dei più deboli e degli oppressi, il rispetto della dignità umana trovano realizzazione concreta nelle sue missioni sul campo e le sue mobilitazioni sui media contro l’eccidio di bambini in Siria, in Iraq e a Gaza».
Nato a Roma l’11 gennaio 1974, giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 21 febbraio 2007, Iacomini si dice «davvero felice e commosso. Non solo come portavoce di una grande organizzazione internazionale come l’Unicef, che non smetterò mai di ringraziare, ma anche come figlio adottivo di questa meravigliosa terra che è l’Abruzzo, in particolare la Marsica, di cui sono originari i miei nonni paterni. A loro e a mio padre in particolare dedico questo riconoscimento».
«Un pensiero particolare», Iacomini lo rivolge «ai tanti bambini incontrati fino ad oggi in fuga dai conflitti, alle bambine vittime di abusi e soprusi di ogni genere, a chi vive in povertà fuori e dentro il nostro Paese. C’è un grande bisogno di un mondo più giusto e umano, a misura di bambini e bambine, di una democrazia globale che sia spirituale e solidale proprio come Silone ci ha insegnato con le sue grandi tensioni ideali oggi sempre di grande attualità come la ricerca del bene comune, della giustizia e della libertà. E di pace».
Il giornalista rivolge, infine, un ringraziamento «alla Regione Abruzzo, nella persona del suo Presidente, alla Commissione che ha deciso di attribuirmi questo premio, alla città di Pescina, alla Fondazione Silone e a tutti coloro che in questi anni hanno reso possibile il mio lavoro».
La consegna del premio avrà luogo giovedì 22 agosto nella Sala delle conferenze del Teatro San Francesco, in occasione del quarantunesimo anniversario della morte di Ignazio Silone. Nell’occasione sarà premiata anche la tesi di laurea di Michela Cecchini su “Vino e Pane di Ignazio Silone: analisi di una traduzione dallo spagnolo”, discussa all’Università degli Studi dell’Aquila nel Corso di Laurea in Lingue e Culture per Comunicazione Internazionale.

Ignazio Silone

Cinque le menzioni speciali “Che fare? a Fontamara”, assegnate a personalità o istituzioni che hanno dedicato attenzione e studio alla figura del celebre scrittore: il drammaturgo e autore teatrale Francesco Niccolini «per aver fatto rivivere sulla scena le fasi memorabili del capolavoro siloniano Fontamara»; la prof. Liliana Biondi, «figura di spicco della critica letteraria contemporanea … una delle colonne portanti dell’impegno teso a favorire una migliore e maggiore conoscenza e diffusione dei valori siloniani»; lo scrittore e musicista Alessandro Tenaglia per la traduzione italiana del volume “Ignazio Silone e Marcel Fleischmann. Amicizia e libertà” curato dalla prof. Maria Nicolai Paynter; gli studenti del liceo classico “Gabriele D’Annunzio“ di Pescara che, grazie alla Convenzione stipulata con il Centro Studi di Pescina, hanno realizzato, nel loro Istituto, la mostra itinerante dal titolo “L’arte è un fiore selvaggio, ama la libertà: l’uomo, lo scrittore, l’intellettuale”; il Cai Valle del Giovenco (Sottosezione Cai Avezzano) e Stefano Ardito per l’ideazione del Sentiero Silone, con il quale hanno saputo «creare un cammino speciale … seguendo i luoghi descritti da Silone». (giornalistitalia.it)

 

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