Consegnati a Roma i riconoscimenti dell’edizione 2025 dedicata a Franco Di Mare

Premio Giornalismo Euromediterraneo

I vincitori del Premio Internazionale Euromediterraneo 2025

ROMA – Gianni Castaldi (AS Roma), Abdulhalik Çimen (A Haber-Aspor), Emma D’Aquino (Rai1), Davide Desario (Adnkronos), Franco di Mare (alla memoria), Maria Rosaria Gianni (vice presidente Consiglio Spettacolo MiC e già caporedattore Tg1 Rai⁠), Safiria Leccese (Mediaset), Marco Lollobrigida (Rai Sport), Giammarco Menga (Mediaset), Salah Methnani (RaiNews24), Karima Moual (Mediaset ⁠e Gruppo Gedi), Patrizio Nissirio (Ansa Med), Roberto Pacchetti (Tgr Rai), Giovanna Pancheri (Skytg24), Hygerta Sako (Rtsh), Angelo Scelzo (ex vicedirettore della Sala Stampa Vaticana), Luigi Sinibaldi (S.S. Lazio), Ivan Zazzaroni (Corriere dello Sport).

Franco Di Mare

Sono loro i vincitori del Premio Internazionale Giornalismo Euromediterraneo 2025 consegnato al Circolo degli Esteri di Roma.
Il premio, organizzato dall’Associazione Giornalisti del Mediterraneo, mira a valorizzare il giornalismo come strumento di dialogo interculturale e coesione tra i Paesi del Mediterraneo, in un contesto segnato da crisi internazionali e disinformazione. Gli organizzatori hanno rinnovato l’impegno a favore di un giornalismo indipendente e attento alle trasformazioni sociali.
«In un tempo segnato da conflitti e disinformazione, il giornalismo – ha dichiarato Dundar Kesapli, presidente dell’Associazione Giornalisti del Mediterraneo – deve tornare a essere un presidio di verità e comprensione. Con questo premio vogliamo rafforzare la rete euromediterranea dell’informazione e riconoscere il valore di chi ogni giorno racconta la realtà con responsabilità. Il Mediterraneo è un ponte naturale, un mare che divide e unisce».

Davide Desario

L’edizione 2025 del Premio, condotta dalla giornalista Metis Di Meo, è stata dedicata a Franco Di Mare e per ricordarne la figura è stato consegnato alla famiglia il «premio alla memoria del grande giornalista, scrittore e uomo di pace», scomparso di recente. Un riconoscimento speciale per ricordare «la sua visione di giornalismo coraggioso, umano e profondamente etico. Un tributo doveroso a una voce che ha saputo raccontare la verità con rispetto, passione e responsabilità civile».
«Dal punto di vista umano Franco era un fuoriclasse. Era molto generoso, io gli devo tanto e lui con me è stato molto duro», ha commentato infatti Gino Di Mare fratello di Franco Di Mare, mentre la sorella Lucia ha aggiunto: «Ha lasciato un vuoto incredibile. Sono orgogliosa di aver avuto un fratello così e orgogliosa di ricevere questo premio».

Maria Rosaria Gianni

«Sono molto contento di ricevere questo premio», ha dichiarato il direttore di Adnkronos, Desario, ricordando che «il tema del Mediterraneo è importante e nevralgico, in un momento molto delicato. Il Mediterraneo può e deve dire la sua per ricompattare delle culture e dei popoli che si stanno allontanando. Come Adnkronos stiamo cercando, sempre più di allargare la nostra visione a tutti i territori del Mediterraneo e non solo».
Dal canto suo, Ivan Zazzaroni, rivolgendosi a Gianni Castaldi (responsabile della comunicazione dell’AS Roma) e Luigi Sinibaldi (dell’Ufficio Stampa della S.S. Lazio), ha dichiarato: «Non mi sento giornalista, faccio un mestiere. Sono contento di ricordare Franco Di Mare, un amico fraterno, ho fatto tutto il percorso con lui. La cosa divertente è che riusciamo a parlare di tutti tranne che di Roma e Lazio, aprirei un ponte tra il Corriere dello Sport, la Roma e la Lazio».

Ivan Zazzaroni

«Lo sport – ha detto dal canto suo Marco Lollobrigida – è fondamentale perché ti toglie il pre-giudizio. Dobbiamo conoscere i posti dove si va e dobbiamo avere il rigore morale di raccontarlo per quello che è senza pregiudizi».
Con l’edizione 2025, gli organizzatori hanno, così, rinnovato il loro impegno «per un giornalismo indipendente, inclusivo e profondamente umano, in grado di affrontare le sfide contemporanee con professionalità e sensibilità». Il Premio di quest’anno ha dimostrato ancora una volta come l’informazione, quando ispirata da passione ed etica, possa rappresentare uno degli strumenti più efficaci per costruire ponti tra culture, promuovere la solidarietà tra i popoli e consolidare la memoria collettiva. L’edizione 2025 si chiude con un messaggio chiaro e potente: «Il Mediterraneo può essere raccontato nella sua complessità e ricchezza, e il giornalismo ha il compito e il privilegio di esserne voce e coscienza». (giornalistitalia.it)

 

 

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