La 2ª edizione del concorso di narrativa dedicato alla memoria dell’universitario romano

Premio “Andrea Pappalardo” a Marta Aramu

ROMA – È giunto alla 2ª edizione il Premio di Narrativa “Andrea Pappalardo” dedicato alla memoria del giovane studente universitario romano scomparso prematuramente il 31 marzo 2017.
Il concorso è nato dalla volontà della famiglia di valorizzare la creatività e il talento di allievi ed ex – allievi dell’Università Europea di Roma, la stessa frequentata da Andrea. E proprio nell’Aula Magna dell’Ateneo di via degli Aldobrandeschi si è svolta la cerimonia di consegna del Premio di narrativa attribuito alla studentessa Marta Aramu per il racconto Siccità.

Francesco Pappalardo, Claudia Navarini e Fabio Carlucci

È stata Claudia Navarini, docente di Filosofia morale dell’Università Europea di Roma, ad aprire i lavori portando i saluti del Rettore Padre Pedro Amador Barrajòn Muñoz e del Prorettore Alberto Gambino. Claudia Navarini ha ricordato la figura di Andrea Pappalardo, studente-modello dell’Università Europea, laureato in Storia, appassionato di letteratura e scrittura.
«Dal dolore possono nascere fiori, dalla sofferenza il bene, dall’esempio di Andrea la speranza»,  ha affermato la prof. Navarini ricordando l’attività dell’Associazione “Il Cuore di Andrea”, nata nel 2018 con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della ricerca nel campo delle malattie genetiche del cuore, in modo particolare quelle aritmogene ereditarie.

Marialucia Pappalardo, Claudia Navarini e Fabio Carlucci

L’Associazione promuove da anni nelle scuole la cultura della defibrillazione precoce, finanzia borse di studio per la ricerca, favorisce la conoscenza delle cardiopatie, effettua campagne di prevenzione con screening diagnostici e si propone di creare una rete di associazioni che condividono gli stessi fini (come “La Stella di Lorenzo”, Abra Associazione il Bambino a Rischio Aritmico e, in Sicilia, il Movimento per la salute dei giovani).
Francesco Pappalardo, direttore della Biblioteca del Senato della Repubblica e vicepresidente dell’Associazione “Il Cuore di Andrea”, ha ringraziato l’Università Europea di Roma, i docenti, i medici, gli studenti che hanno partecipato al concorso e l’attrice Beatrice Fazi, testimonial della cerimonia.

Beatrice Fazi in collegamento con Marta Aramu

«Il Cuore di Andrea – ha sottolineato Marialucia Pappalardo, presidente dell’Associazione – è nato dal desiderio di dare un senso a ciò che era successo. Nel nostro cammino abbiamo incontrato un’altra famiglia che aveva vissuto la nostra stessa drammatica esperienza dando vita alla “Stella di Lorenzo”. A loro e a noi era successo qualcosa di terribile. Ma dovevamo salvare la vita di altri ragazzi. Andrea era sanissimo, giocava a calcio due volte alla settimana, aveva uno stile di vita sobrio. Qui vogliamo ricordarlo per quello che amava di più: la scrittura. Abbiamo trovato molte pagine nel suo computer e le abbiamo in parte pubblicate. Alcune sono raccolte nel volume “Bianche sponde … sotto una lesta aurora”. Dai primi fondi raccolti con questo testo è nata l’Associazione che presiedo. Le sindromi della morte improvvisa sono molte, ma poco conosciute.

Chiara Ceccarelli e Beatrice Fazi

L’Associazione “Il Cuore di Andrea” dona defibrillatori e si occupa di diffondere la conoscenza di queste patologie agendo anche in modo preventivo, proponendo screening nelle scuole, nelle palestre e in tutti i luoghi pubblici. Queste iniziative hanno consentito di individuare studenti che soffrivano della stessa sindrome da cui era affetto Andrea. Continueremo su questa strada, mantenendo sempre viva la sua memoria».
Fabio Carlucci, specialista in Pediatria, responsabile della Scuola Regionale Lazio della Croce Rossa Italiana, Istruttore Blsd (Basic Life Support Defibrillation), ha sottolineato l’importanza di una diffusa cultura del Primo soccorso e della formazione all’uso del defibrillatore, ricordando i due casi di cronaca più recenti e noti al grande pubblico: quello dei calciatori Piermario Morosini e Christian Eriksen.

Beatrice Fazi e Veronica Ziccardi

Isabella Becherucci, docente di Letteratura italiana dell’Università Europea di Roma ha, quindi, descritto i contenuti dei racconti pervenuti alla giuria, soffermandosi su quello vincitore del Premio. Necessario, secondo Isabella Becherucci preservare la centralità della narrativa nello scenario culturale contemporaneo, continuando a formare le giovani generazioni. In tempi di “anarchia comunicativa” e di scardinamento delle gerarchie, la narrativa – ha sottolineato – si pone come arte e attività gerarchica per essenza: la sintassi impone di dare ordine e razionalità al racconto. La narrazione rappresenta dunque un autentico strumento educativo. Ma Isabella Becherucci ha ricordato anche la figura di Andrea Pappalardo, dedicando alla sua memoria e alla sua passione per la scrittura alcuni versi di Giuseppe Ungaretti tratti dalla poesia Commiato: «Gentile/ Ettore Serra /poesia/ è il mondo l’umanità / la propria vita / fioriti dalla parola / la limpida meraviglia / di un delirante fermento / Quando trovo / in questo mio silenzio / una parola / scavata è nella mia vita/ come un abisso».
L’attrice Beatrice Fazi, durante la cerimonia di consegna del Premio a Marta Aramu, ha sottolineato l’originalità e la capacità narrativa della studentessa, capace di soddisfare – ha affermato – anche i gusti del lettore più attento ed esigente. Beatrice Fazi ha invitato al tavolo dei relatori anche Chiara Ceccarelli e Veronica Ziccardi, autrici dei due racconti (“Una scelta difficile” e  “Molto piacere”) che hanno ricevuto una menzione speciale da parte della giuria.

Rosa Rubino

Alla cerimonia ha partecipato anche la direttrice del Vomere, Rosa Rubino: “È stata – ha affermato – una giornata densa di emozione. Sono onorata di aver preso parte ad un’iniziativa dedicata alla memoria di un giovane straordinario. Ci auguriamo di estendere al più presto anche a Marsala le attività di sensibilizzazione di cui si fa promotrice da anni l’Associazione “Il Cuore di Andrea” e di poter presentare il suo splendido libro nella nostra città. La sua figura, animata da un’eccezionale passione per la scrittura e per la vita, rappresenta un esempio per tutti noi».
Andrea Pappalardo (1989-2017) è nato e vissuto a Roma, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Storiche. Molteplici e vari i suoi interessi che spaziavano dalla letteratura al cinema, dall’arte alla scrittura. Profonda la sua sensibilità che lo portava ad una continua dedizione alla famiglia ma anche ad attività di volontariato.
I suoi scritti, autentici riflessi di un’anima, rappresentano la più fedele testimonianza di un’intensa spiritualità e di una straordinaria passione per la vita. (il vomere/giornalistitalia.it)

Federica Sbrana

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