Singolare avviso del Comune che cerca un addetto stampa, ma non lo dice

Pino Torinese, lavoro solo a chi l’ha già avuto

Lo stemma del Comune di Pino Torinese e il sindaco

Lo stemma del Comune di Pino Torinese e il sindaco Alessandra Tosi

PINO TORINESE (Torino) – Singolare “Manifestazione di interesse per l’affidamento del servizio di comunicazione istituzionale del Comune di Pino Torinese” che, nella sostanza, cerca un addetto stampa, come si può facilmente evincere nell’“oggetto del servizio”, dettagliatamente enunciato nell’avviso pubblicato sul sito istituzionale dell’amministrazione comunale che scade alle ore 12 di domani, lunedì 10 luglio 2017.
Formalmente, infatti, il Comune pubblica un “Avviso di indagine di mercato ai sensi dell’art. 36 comma 2, D.lgs. 50/2016” rivolto non solo ai giornalisti (professionisti e pubblicisti), ma anche a ditte iscritte alla Camera di Commercio e cooperative.
In gioco c’è l’affidamento di un incarico per la durata di 2 anni, rinnovabile per altri 2, per servizi “stimati” in 9mila euro l’anno, oltre all’Iva, che all’affidatario verranno corrisposti mensilmente “in ragione di un dodicesimo”, ovvero con una sorta di stipendio mensile di 750  euro più Iva.
Tra i requisiti di partecipazione, però, vengono richiesti anche quelli relativi alla “capacità economico-finanziaria”, ovvero “fatturato/corrispettivo relativo al servizio di comunicazione realizzato nell’ultimo triennio (2014/2015/2016) presso Pubbliche Amministrazioni (di cui all’art. 1 comma 2 del D. Lgs. 165/2001) e/o privati, per un valore di almeno € 9.000,000 Iva esclusa”. Quanti avessero iniziato l’attività da almeno tre anni beneficeranno di una sorta di abbuono consistente nella possibilità di “provare la propria capacità economico-finanziaria in misura proporzionale agli anni di attività”.
Singolare coincidenza, che non indigna in quanto tale, ma per il fatto che, a giudizio del Comune di Pino Torinese, non debba lavorare chi è bravo, in possesso di titoli ed esperienze professionali, ma chi ha avuto il merito, la fortuna o le raccomandazioni giuste per lavorare e guadagnare negli ultimi tre anni almeno 9mila euro. E anche ad averceli tutti, i requisiti richiesti, mica è detto che il Comune di Pino Torinese garantisca l’affidamento del servizio.
“La manifestazione di interesse – è scritto, infatti, nell’avviso – non vincola in alcun modo il Comune di Pino Torinese il quale si riserva di sospendere, revocare o annullare la procedura, né il richiedente può vantare alcuna aspettativa o pretesa di essere incaricato”.
Inequivocabilmente giornalistiche le mansioni richieste nel bando, sebbene venga specificato che “il servizio verrà normalmente svolto in completa autonomia”. Oltre il lungo elenco di servizi da svolgere è, infatti, chiaramente scritto che verrà svolto “sulla base delle indicazioni dall’organo politico del Comune preposto all’attività di informazione istituzionale, comunicazione e stampa, con il coordinamento del Servizio Amministrativo dell’Ente, in collaborazione con gli altri servizi di volta in volta interessati” e, dulcis in fundo, “è comunque richiesta la presenza presso la sede comunale in almeno un giorno a settimana”.
Associazione Stampa Subalpina e Ordine dei giornalisti del Piemonte sono avvisati e non staranno certo a guardare. Quanto al Comune di Pino Torinese, farebbe certamente meglio a ricordare che esiste una legge dello Stato, la 150/2000 che nessuno ha abrogato e che, per le mansioni chiaramente giornalistiche richieste, prevede procedure e selezioni chiare, serie, trasparenti e soprattutto democratiche. E un’amministrazione di centro-sinistra come quella di Pino Torinese, guidata dal sindaco Alessandra Tosi e sostenuta da una maggioranza assoluta di consiglieri comunali appartenenti ai gruppi Ulivo e Indipendenti per Pino, dovrebbe quantomeno saperlo. (giornalistitalia.it)

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