La Cassazione mette la parola fine alla vicenda giudiziaria che si trascinava da 6 anni

Pestaggio Stefano Origone: condannati i 4 agenti

Stefano Origone dopo il pestaggio

ROMA – Respingendo il ricorso dei quattro poliziotti del Reparto Mobile di Genova che, il 23 maggio 2019, picchiarono a manganellate e calci il giornalista Stefano Origone, la Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna a un anno di reclusione (con sospensione condizionale della pena) per lesioni volontarie aggravate. Il giornalista del quotidiano la Repubblica era stato pestato in piazza Corvetto durante gli scontri provocati dalla protesta contro un comizio di Casapound. La decisione chiude, così, la vicenda dopo un processo in primo grado e due di appello, che aveva visto la Suprema Corte annullare con rinvio la sentenza con cui agenti erano stati condannati a 2.582 euro di multa ciascuno per lesioni colpose. Gli agenti  (difesi dagli avvocati Paolo Costa, Rachele De Stefanis e Alessandro Vaccaro) avevano scelto il rito abbreviato.
La Cassazione ha, inoltre, disposto la trasmissione degli atti al Ministero dell’Interno per i provvedimenti disciplinari, il pagamento delle spese legali del giudizio e il risarcimento del danno biologico, morale e patrimoniale subito da Stefano Origone che verrà stabilito in sede civile.

Il giornalista di Repubblica, Stefano Origone, rimasto ferito durante gli scontri tra la polizia e gli antifascisti a Genova, 23 maggio 2019 (Ansa/Luca Zennaro)

«Una sentenza giusta che arriva a sei anni dai fatti», il commento di Stefano Origone sulla decisione della Cassazione. «Quel giorno – ha ricordato il giornalista – ero stato inviato dal giornale alla manifestazione e nei miei confronti c’è stato un accanimento pesante: due dita e altrettante costole rotte, botte da tutte le parti. Ci sono voluti sei anni per dire che non avevo fatto tutto da solo e la sentenza, pur severa, ha ristabilito la verità dei fatti».

Il giornalista Stefano Origone preso a calci e manganellate dalla polizia

In primo grado gli imputati erano stati condannati a 40 giorni per eccesso colposo di legittima difesa e in appello la sanzione era stata ridotta a una semplice multa di 2582 euro ciascuno. La Procura aveva fatto ricorso in Cassazione ribadendo la dolosità delle lesioni e il Palazzaccio aveva annullato la sentenza con rinvio a un nuovo processo d’appello. (giornalistitalia.it)

 

 

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