Danno fastidio a chi ha sete di potere, quindi sono più che mai obiettivi da colpire

Rsf 2015, giornalisti sempre più nel mirino

Rsf 2015

Domenico Affinito

Domenico Affinito

MILANO – I giornalisti danno fastidio a chi ha sete di potere e, proprio per questo, oggi sono più che mai obiettivi da colpire. Non perché siano un totem, ma molto più prosaicamente perché uccidere, minacciare, rapire o mettere in carcere un Leggi tutto

Il pluricampione di tiro a volo si è qualificato per le Olimpiadi con due anni d’anticipo

L’Ussi Calabria premia il campione Nino Barillà

Il commissario dell’Ussi Calabria, Franco Pellicanò, premia Nino Barillà alla presenza del presidente regionale del Coni, Maurizio Condipodero

Il commissario dell’Ussi Calabria, Franco Pellicanò, premia il campione di tiro al volo Nino Barillà alla presenza del presidente del Coni, Maurizio Condipodero

REGGIO CALABRIA – L’Ussi Calabria e il Coni hanno premiato Nino Barillà, eccellente atleta di Tiro a Volo che si sta particolarmente distinguendo nella specialità del “double trap”, tanto d’avere conquistato con un paio d’anni d’anticipo la “card” per prendere parte alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. La cerimonia di premiazione si è tenuta a Reggio Calabria, nel salone delle conferenze del Coni.
Il 28enne ingegnere reggino, originario di Villa San Giuseppe ed in forza al Gruppo Sportivo della Marina Militare Leggi tutto

Approvato all’unanimità odg per mettere in campo iniziative con l’Ordine e il Sindacato

Calabria, la Regione è con i giornalisti minacciati

Regione Calabria

Nicola Irto

Nicola Irto

Sebi Romeo

Sebi Romeo

REGGIO CALABRIA – Il Consiglio regionale della Calabria, presieduto da Nicola Irto, “impegna la Giunta regionale ed il suo Presidente – il quale ha più volte evidenziato le sue preoccupazioni per la Leggi tutto

I giornalisti chiedono ad Armentano, Cuzzocrea e De Rose piena luce sulla vicenda

Il Garantista, 16 domande sulla beffa dei contributi

GarantistaGarangateCOSENZA – Tante, troppe questioni che meritano approfondimento sotto ogni profilo. E che ci vedranno impegnati in una battaglia affinché venga fatta piena luce sulle cause che hanno consentito allo stampatore Umberto De Rose di incassare oltre 500mila euro di fondi pubblici mentre ai giornalisti calabresi non è stato saldato neanche un euro.
Visto che Andrea Cuzzocrea, presidente di Confindustria Reggio, e lo stesso De Rose non hanno risposto alle domande poste nell’edizione di ieri, non soltanto le ripresentiamo, ma ne proponiamo altre al nuovo amministratore Francesco Armentano, che ha raccolto il testimone di Cuzzocrea nella gestione del quotidiano.

Francesco Armentano

Le domande a Francesco Armentano
1) Quando ha saputo che i 500mila euro sarebbero finiti nelle tasche di De Rose a danno dei giornalisti calabresi?
2) A quanto ammontano mensilmente i costi della stampa curata dalla tipografia di Umberto De Rose?
3) Per quale ragione, una volta avuta contezza della nota ministeriale con la quale si evidenziava la mancata notifica delle cessioni relative ai giornalisti calabresi, come amministratore unico non ha inteso informare i giornalisti della situazione che metteva a Leggi tutto

Sarebbe bello se gli inquirenti facessero in fretta a scoprire gli autori delle minacce

Intimidazione inutile e destinata a fallire

Rocco Valenti

Rocco Valenti

Francesco Mobilio

Francesco Mobilio

Michele Albanese

Michele Albanese

COSENZA – Non c’è molto da dire sugli uomini da quattro soldi che hanno mandato minacce di morte al collega Francesco Mobilio della redazione di Vibo Valentia del Quotidiano del Sud (e ad altre due persone, il giornalista Pietro Comito e l’avvocato Marco Talarico), inserendo nel plico un proiettile di pistola. Sprecarsi in aggettivi sarebbe, appunto, uno spreco di tempo; giacché se cercare un aggettivo giusto per Leggi tutto

Ucciso in Turchia, era atteso a Parigi dopo avere ottenuto un visto da rifugiato

Assassinato il giornalista anti Isis Naji Jerf

Naji Jerf

Naji Jerf

GAZIANTEP (Turchia)  – È stato ucciso a Gaziantep, città turca al confine con la Siria, il giornalista e regista siriano Neji Jerf, autore di documentari anti Isis. Lo ha annunciato su Twitter l’ong siriana “Raqqa viene massacrata in silenzio”, con cui collaborava regolarmente.
L’ong scrive che “il regista Naji Jerf, padre di due bambini, è stato assassinato con un’arma da fuoco a Gaziantep (frontiera siriana) in Turchia”.
Dall’aprile del 2014 “Raqqa viene massacrata in silenzio” racconta in Leggi tutto

Ha fondato e presieduto la sezione svizzera di Reporter senza frontiere

Morto il giornalista svizzero François Gross

François Gross

François Gross

LOSANNA (Svizzera) – Giornalismo elvetico in lutto per la morte di François Gross, redattore capo del quotidiano friburghese “La Liberté” dal 1970 al 1990, noto fuori dal suo Paese per aver presieduto la sezione svizzera di Reporter senza frontiere.
Nato a Losanna il 18 marzo 1931, laureato in scienze politiche all’Università di Losanna, François Gross ha iniziato la Leggi tutto

Sgravi contributivi totali e molto consistenti, per 3 anni, fino ad 8.060 euro annui

Entro il 31 dicembre assumere giornalisti conviene

Edmondo Rho

Edmondo Rho

InpgiMILANO –  Ultimi 4 giorni per assumere lavoratori ottenendo un beneficio più alto: infatti le assunzioni a tempo indeterminato che avvengono entro il prossimo 31 dicembre 2015 danno diritto a sgravi contributivi totali e molto consistenti, per tre anni, fino a un massimo di 8.060 euro su base annua. Ciò significa che assumere oggi dà diritto a sgravi fino a 24.180 euro nel prossimo triennio: contro un beneficio Leggi tutto

Nel luglio del 2014 Michele Inserra scrive che a San Procopio la statua del santo...

“Libera” solidarietà. Ma il sindaco è indagato

Michele Inserra

Michele Inserra

Il TempoSAN PROCOPIO (Reggio Calabria) – «Libera» senza pace. Dopo il siluramento, via sms, di Franco La Torre, figlio del leader del Pci siciliano Pio, ammazzato dalla mafia 33 anni fa, che ha rotto con l’associazione antimafia accusando il suo fondatore, don Luigi Ciotti, di autoritarismo, ecco che in Calabria il referente regionale di Libera, Mimmo Nasone, dà la sua solidarietà, con tanto di sperticato elogio, a un sindaco sotto inchiesta per calunnia aggravata dall’aver favorito la mafia.
Per raccapezzarsi sulla nuova vicenda che vede coinvolta la «creatura» di don Ciotti occorre fare un passo indietro. È il luglio del 2014 quando Michele Inserra, giornalista del Quotidiano del Sud, scrive che a San Procopio (Reggio Leggi tutto

Il numero di dicembre in edicola a gennaio, ma già disponibile in formato digitale

Prima racconta “Il fenomeno Repubblica”

PrimaMILANO – Il nuovo numero di “Prima” è disponibile in formato digitale per tablet e smartphone. A causa di problemi distributivi legati alle Feste Natalizie, l’edizione cartacea sarà in edicola dai primi di gennaio con allegata la nuova guida “Uomini Comunicazione”.
Nel servizio di copertina “Il fenomeno Repubblica – Una battaglia di libertà di stampa”, ovvero come Eugenio Scalfari sintetizzava in un’intervista a “Prima” il progetto del nuovo quotidiano che aveva deciso di chiamare “Repubblica”.
Il mensile di Umberto Brunetti e Alessandra Ravetta racconta gli inizi di una storia di 40 anni che ha cambiato il giornalismo italiano. E cosa è oggi il Leggi tutto

Troppi bandi pubblici discriminatori e in aperta violazione della Carta Costituzionale

Uffici Stampa, costante violazione della legge 150

Gino Falleri

Gino Falleri

Gus LombardiaROMA – I bandi di concorso dell’Agcom e della Camera dei Deputati per l’assunzione di addetti stampa, o per responsabili della Comunicazione, forniscono lo spunto per alcune considerazioni da parte del Gruppo Nazionale Giornalisti Uffici Stampa. Sono discriminatori e in violazione della Carta Costituzionale, nonché mostrano una non adeguata conoscenza delle leggi 69/63 e 150/2000.
Il Gruppo Giornalisti Uffici Stampa fin dal 1970 è stato il motore propulsore affinché Leggi tutto

Durissimo editoriale dei giornalisti: “Dopo aver intascato mezzo milione di contributi”

Il Garantista, ora De Rose minaccia di “chiudere”

Il GarantistaCOSENZA – Se fosse un film si chiamerebbe “Prendi i soldi e scappa”. Ma non è un film, è tutto vero ed è la classica storia del padrone del vapore che acchiappa il malloppo e lascia a bocca asciutta i poveri lavoratori. E sì perché, fuor di metafora, dopo aver fatto il pieno dei fondi dell’editoria intascando anche la quota dei giornalisti Leggi tutto