Spuntano legami con la criminalità organizzata siciliana, libica, romena ed albanese

Omicidio Caruana: si batte la pista della mafia

Daphne Caruana Galizia e, a destra, la sua auto dopo l’esplosione dell’autobomba

LA VALLETTA (Malta) – I fratelli maltesi Adrian e Robert Agius, sospettati di essere i fornitori della bomba che ha ucciso la giornalista Daphne Caruana Galizia il 16 ottobre 2017, avrebbero legami con la criminalità organizzata siciliana, libica, romena ed albanese. Lo hanno scritto il Times of Malta e Malta Today in un reportage fondato sui informazioni confidenziali raccolte dall’Irpi (Investigative Reporting Project Italy) nell’ambito del Daphne Project, il consorzio internazionale di testate che intende continuare il lavoro della giornalista maltese.

Carmel Chircop

I due fratelli Agius, secondo la ricostruzione dei due media, sono figli di Raymond, un presunto contrabbandiere di sigarette armi e droga che fu coinvolto ed ucciso in una faida scattata dopo la rapina di un carico di stupefacenti nel 2011.
I due fratelli avrebbero poi continuato le attività criminali. Secondo quanto scritto da Malta Today, «appare saliente che quando Daphne Caruana Galizia per prima incrociò il nome di Adrian Agius con quello di un fallimento di una catena di supermercati … un anno dopo venne ucciso l’avvocato Carmel Chircop» che apparentemente aveva fatto investimenti in quella stessa catena. (ansa)

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