MILANO – «Un fatto grave, che va contro i principi democratici, impedendo di porre in essere le basilari azioni di controllo cui siamo stati chiamati ad assolvere dopo regolari elezioni». Così Massimo Cherubini, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, rappresentante del Movimento Liberi Giornalisti, denuncia la decisione del presidente dell’ente lombardo e della maggioranza del Consiglio di approvare il provvedimento che indica i 18 nomi da trasmettere al presidente del Tribunale di Milano da cui selezionare i membri effettivi del Consiglio di disciplina dell’Ordine, l’organo esecutivo cui sono affidati i “compiti di istruzione e decisione delle questioni disciplinari riguardanti gli iscritti all’Albo”.
«In maniera a dir poco inusuale, direi irriguardosa, e in spregio alle regole basiche di procedure tanto importanti – afferma Massimo Cherubini – il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Riccardo Sorrentino, nella seduta di ieri, ha portato in Consiglio un foglio con l’elenco dei nomi, privo di curricula e senza una presentazione, almeno sommaria, dei candidati da indicare al presidente del Tribunale di Milano».
«Nessun confronto con la minoranza, come sempre avvenuto in passato, che quindi non avrà alcuna rappresentanza – spiega il vicepresidente Cherubini – ma soprattutto l’impossibilità di verificare i requisiti dei componimenti di un organo così rilevante».
Il Consiglio ha approvato tale decisione con 5 voti a favore e 4 contrari. «Come minoranza – conclude Cherubini – formalizzeremo una richiesta di incontro al presidente del Tribunale di Milano per illustrare quanto anomalo e inaccettabile sia questo modo di agire. Decisioni che lasciano presagire, ma ci auguriamo di sbagliare, una forte caratterizzazione di un organo che deve essere assolutamente super partes». (giornalistitalia.it)
Consiglio spaccato. Il vicepresidente Cherubini attacca duramente il presidente Sorrentino