Il Sugc annuncia ricorso contro lo “scandaloso avviso pubblico del Parco del Sarno”

Addetto stampa a 300 euro (lordi) al mese

Parco Fiume SarnoSARNO (Salerno) – Selezione pubblica per 1 addetto stampa a 300 euro al mese. Non è una barzelletta, ma la determina n. 38 del 10 luglio 2015 dell’Ente Parco Regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno. Bando, scaduto il 25 luglio scorso,  finalizzato al “conferimento di 1 incarico di collaborazione per un giornalista/pubblicista e costituzione short list – Smart Cig ZDB152D44F”.
L’Ente presieduto da Massimiliano Mercede, con responsabile amministrativo Mario Minoliti, premettendo che “dispone di risorse economiche esigue che non consentono la costituzione di un ufficio stampa e la conseguente assunzione delle professionalità previste dalla legge n. 150/2000”, scrive nel bando che “occorre comunque avvalersi della collaborazione di un giornalista/pubblicista di elevata professionalità regolarmente iscritto all’Ordine dei giornalisti al fine di poter correttamente promuovere e tutelare l’Ente rappresentato”. Ma non basta: “la prestazione richiesta – è scritto nel bando – deve essere altamente qualificata ed è stata preliminarmente accertata l’impossibilità oggettiva di usare le risorse umane interne, in quanto l’organico dell’Ente non dispone di figure professionali in possesso della specifica professionalità richiesta”. L’incarico, con decorrenza 1 agosto 2015 e fino al 31 dicembre 2015, “potrà essere rinnovato espressamente fino alla fine del mandato del Presidente”.
Ma vediamo cosa dovrebbe fare l’incaricato: “predisporre in accordo con il Presidente dell’Ente un Piano di comunicazione ambientale finalizzato a promuovere l’Ente ed a favorire la conoscenza delle attività e della normativa vigente in area Parco” attraverso la “realizzazione e la diffusione di comunicati stampa, articoli ed interviste al Presidente, l’organizzazione di conferenze stampa, la realizzazione di una photogallery e l’aggiornamento di pagine, siti e social network dedicati all’Ente”. Ma non basta: “l’incarico si concluderà con la progettazione e la predisposizione di materiale informativo, calendario e/o brochure da concordare con il Presidente”. Naturalmente, tendono a precisare sul bando: “il costo per la stampa e la diffusione del calendario e/o brochure è a carico dell’ente”.
Ciliegina finale: “Il compenso dell’incarico ammonta ad euro 300 mensili omnicomprensivi di ogni onere e imposta a carico del collaboratore e/o professionista”.
“A parte il sospetto che possono destare i tempi ristrettissimi di una simile operazione”, denuncia il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, presieduto da Armando Borriello, “è scandaloso il compenso previsto per il «giornalista/pubblicista di elevata professionalità»: 300 euro mensili, compenso non adeguato ad alcun tipo di mansione, figuriamoci ad una posizione di elevata professionalità”.
Il Sindacato unitario giornalisti della Campania (Sugc) annuncia che “ricorrerà in ogni sede contro un bando nel quale si ravvisano gravi profili di illegittimità, dalla violazione della legge 150/2000 al compenso da fame previsto per i giornalisti”. Il bando (giornalistitalia.it)

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