On line l’archivio storico del giornale che fece informazione contro il fascismo

Noi Donne, voce clandestina della Resistenza

Noi donneROMA – C’è una voce femminile che racconta la Resistenza contro l’occupazione nazifascista. È la voce di ‘Noi Donne’, giornale nato nelle sue prime edizioni in clandestinità nel 1944 – ed ancora edito online – rivolto alle donne, che pubblica notizie e materiali dell’epoca e che, da subito, si pone come uno strumento di informazione con intenti politici. Fa la cronaca di grandi e piccoli avvenimenti locali: dallo sciopero delle mondine che rivendicano una paga più alta, all’incitamento dei propri uomini ad unirsi alla resistenza, al diritto di voto per le italiane. E poi manifestazioni, proteste, avvenimenti. Si tratta di edizioni regionali, scritte, stampate e diffuse in condizioni molto difficili, con la guerra ancora in corso, e realizzato ad alto rischio di vita per chi ci lavorava.
Noi donne 1Ora queste storiche pubblicazioni, del biennio 1944-45, sono consultabili online nel sito del giornale che, seppure con diverse formule editoriali nel corso degli anni, è ancora disponibile (www.noidonne.org) e che ha realizzato un eBook, curato dall’attuale direttrice del giornale Tiziana Bartolini e dalla responsabile dell’Archivio storico, Costanza Fanelli. Accanto ai numeri clandestini, l’Archivio mette a disposizione anche i primi numeri ufficiali del giornale, nello stesso periodo, nelle regioni già liberate.
Le uscite di ‘Noi Donne’ dell’epoca sono fogli dattiloscritti e copiati con carta carbone; l’impaginazione è compatibile con una macchina da scrivere. Ha un’impronta giornalistica forte, in prima pagina di solito compaiono i titoli dei servizi, quelli che si definiscono ‘strilli’. Il giornale rende possibile anche la formazione di una rete clandestina antifascista che “si muoveva con forti radici locali ad ampio raggio nell’Italia occupata e in guerra e che considerava essenziale, insieme alle azioni partigiane, di resistenza e di lotta, un lavoro di informazione oltreché di indirizzo politico su quello che stava avvenendo, rivolto specificatamente alle donne”.
Noi donne 2Alla fine di quasi tutti i numeri clandestini c’è un invito: “Riproducetelo a stampa, col ciclostile, con la macchina da scrivere, in tutti i modi e diffondetelo soprattutto fra le donne. Se non vi sarà possibile riprodurlo tutto, riproducete almeno gli articoli più importanti anche isolatamente, mettendo sempre l’indicazione Noi Donne”.
Cosa trovavano i lettori e le lettrici dell’epoca in ‘Noi Donne’? Articoli e documenti ufficiali di tipo politico, notizie dai territori su episodi e fasi della lotta partigiana che riguardano le donne, testimonianze dirette di protagoniste della Resistenza come le staffette, ma anche informazioni sulle attività sociali e culturali promosse dai Gruppi di Difesa della donna per aiutare le donne in aspetti concreti della loro vita.
La raccolta online prende il via da tre numeri originali conservati presso l’Archivio storico di ‘Noi Donne’, tre fascicoli in carta velina consunti, e si arricchisce della riproduzione di altri 27 edizioni uscite da maggio 1944 all’aprile 1945, in buona parte provenienti dalla Fondazione Antonio Gramsci di Roma. La raccolta dell’eBook si chiude con il primo numero non clandestino uscito in Piemonte nel giugno 1945, anch’esso parte dell’Archivio di ‘Noi Donne’. Questa edizione, per la prima volta, pubblica articoli firmati da importanti protagoniste della Resistenza come Camilla Ravera, Rita Montagnana e Ada Gobetti.
Noi donneL’Archivio online dei numeri clandestini di ‘Noi Donne’ – reso possibile con il supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha sostenuto il progetto di digitalizzazione e realizzazione della piattaforma, e grazie ad un contributo della Fondazione Unipolis – sarà presentato alla Camera dei Deputati il prossimo martedì 13 febbraio. (ansa)

 

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