È in vigore la riforma. Da oggi le emittenti possono presentare domanda al Mise

Niente contributi a radio e tv senza giornalisti

Ministero Sviluppo EconomicoROMA – Da oggi e fino al prossimo 21 dicembre le emittenti radio e tv locali potranno presentare le domande online per richiedere i contributi 2016; a gennaio si aprirà la finestra per richiedere i contributi 2017 mentre per i contributi 2018 la presentazione delle domande sarà possibile per tutto il mese di febbraio.
Dopo appena 40 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Regolamento che disciplina i nuovi criteri per la concessione dei contributi annuali di sostegno all’emittenza radiotelevisiva locale e dopo l’adozione lo scorso 20 ottobre del Dm (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 novembre), è disponibile da oggi la piattaforma telematica per la presentazione delle domande del contributo, denominata Sicem (Sistema Informativo per i Contributi alle Emittenti Locali, realizzata grazie ad un progetto congiunto messo a punto da 2 Direzioni generali (Dgrob e Dgscerp) del Mise.

Antonello Giacomelli

Antonello Giacomelli

“Sono particolarmente soddisfatto perché abbiamo mantenuto gli impegni presi di cambiare le regole farraginose che negli anni scorsi hanno prodotto grandi problemi alle emittenti locali – ha commentato il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli – Con il nuovo regolamento e con l’aumento delle risorse disponibili grazie al recupero dell’evasione sul canone Rai, ci sono più certezze per le emittenti radio tv”.
Allo scopo di facilitare la presentazione delle domande e di accelerare i tempi di istruttoria da parte degli uffici è stato sviluppato il portale Sicem applicando metodologie di sviluppo di tipo “Agile”, le logiche di programmazione basate su processi e una interfaccia utente molto leggera. Il sistema prevede la funzione “cruscotto utente” per poter gestire le nuove istanze di contributo o modificare quelle in fase di inserimento in modo da poterle rielaborare prima dell’invio definitivo.
Con il nuovo regolamento che supera la precedente erogazione a pioggia e tiene conto di criteri selettivi di merito per l’erogazione dei contributi, la presentazione delle domande potrà avvenire esclusivamente con procedura telematica. (giornalistitalia.it)

Contributi per l’emittenza locale: la nuova regolamentazione

Il nuovo Regolamento (Dpr 146/2017) in attuazione delle disposizioni contenute nella legge di stabilità 2016, disciplina i criteri di riparto e le procedure di erogazione delle risorse finanziarie del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione assegnate al Ministero per la concessione dei contributi di sostegno alle emittenti televisive e radiofoniche locali.
I contributi sono destinati alle emittenza locale (tv titolari di autorizzazioni, radio operanti in tecnica analogica e titolari di autorizzazioni per la fornitura di servizi radiofonici non operanti in tecnica analogica, emittenti a carattere comunitario) e vengono concessi sulla base di criteri che tengono conto del sostegno all’occupazione, dell’innovazione tecnologia e della qualità dei programmi e dell’informazione anche sulla base dei dati di ascolto.

Requisiti di ammissione

I requisiti di ammissione al contributo tengono conto di un numero minimo di dipendenti e giornalisti in regola con i versamenti dei contributi previdenziali che l’emittente deve avere per il marchio e la regione per i quali presenta la domanda di accesso ai contributi. Ad ogni emittente che accede ai contributi verrà assegnato un punteggio in base al quale viene quantificato il contributo.

Per le emittenti televisive

TvRichiesto un numero di dipendenti pari a 14 (di cui 4 giornalisti) dedicati alla fornitura di servizi media audiovisivi se il territorio in cui sono diffuse le trasmissioni nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha più di 5 milioni di abitanti. Numeri che scendono a 11 (di cui 3 giornalisti) se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha tra 1,5 e 5 milioni abitanti; a 8 (di cui 2 giornalisti) se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha fino a 1,5 milioni abitanti;
impegno a non trasmettere (per i soli marchi/palinsesti per i quali si è presentata domanda) programmi di televendita nelle fasce tra le 7 e le 24 superiori al 40% relativamente alla domanda per il 2018. Percentuale che scenderà al 30% relativamente alla domanda per il 2019 e 20% a partire dalla data di presentazione della domanda per l’anno 2020;
adesione ai codici di autoregolamentazione su televendite, tutela dei minori e avvenimenti sportivi;
aver trasmesso nei marchi e palinsesti per cui presentano domanda, nell’anno solare precedente a quello della presentazione della domanda, almeno due edizioni giornaliere di telegiornali con valenza locale (con decorrenza dalla domanda per l’anno 2019).
Regolarità nel pagamento dei contributi e diritti amministrativi dovuti dagli operatorie di rete al Ministero.
È previsto un regime transitorio per le domande relative agli anni di contributo che vanno dal 2016 al 2018.

Per le emittenti radiofoniche

radioNumero minimo di 2 dipendenti con almeno un giornalista. È previsto un regime transitorio per le domande relative agli anni di contributo che vanno dal 2016 al 2018.

Emittenti a carattere comunitario

Il 50% del finanziamento dedicato alle emittenti comunitarie sarà ripartito in parti uguali tra tutti i soggetti beneficiari ammessi; l’altro 50% sulla base dei criteri di merito riguardanti dipendenti e giornalisti. Usufruiranno dei contributi le emittenti televisive a carattere comunitario che si sono impegnate a trasmettere programmi di televendite per una durata giornaliera non superiore ai 90 minuti.

Presentazione delle domande

La presentazione delle domande di contributo avviene esclusivamente con procedura telematica, utilizzando la piattaforma Sicem, i cui termini e modalità di presentazione sono stati definiti con decreto ministeriale del 20 ottobre 2017.
Domande contributi Mise

 

 

 

 

 

 

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