Vicedirettore de “La Stampa” era ricoverato al Santo Spirito di Roma per una polmonite

Morto il giornalista Massimo Vincenzi, 48 anni

Massimo Vincenzi

ROMA – Massimo Vincenzi, vicedirettore del quotidiano La Stampa, è morto oggi all’Ospedale Santo Spirito di Roma, dove si trovava ricoverato da qualche giorno per una polmonite. Aveva 48 anni. «Una vita troppo breve, – ricordano i colleghi della Stampa – vissuta tutta di corsa a perdifiato. Con un grande amore, il giornalismo, e tante passioni: il teatro, la letteratura, il cinema, la musica, il jazz soprattutto, e poi ovviamente lo sport, che per Massimo era anche specchio della vita stessa».

Massimo Vincenzi

Nato a Mantova il 5 settembre 1971, era giornalista professionista iscritto all’Ordine della Lombardia dal 31 gennaio 1995. Assunto come praticante alla Gazzetta di Mantova il 1° febbraio 1993, vi ha lavorato fino al 1999, quando il Gruppo Espresso gli ha affidato, a Pavia, il coordinamento delle grandi iniziative sportive.
Approdato alla redazione on line de “la Repubblica”, a Roma, si è guadagnato sul campo i gradi di capo redattore centrale e, dal 2013 al 2014, è volato a New York come inviato.
Alla Stampa era arrivato nel 2016, chiamato da Maurizio Molinari come vicedirettore.
«Nel giorno più tragico e doloroso – lo ricorda il suo grande amico e collega Gianluca Moresco de la Repubblica – mi piace ricordare Massimo per le sue passioni travolgenti, l’amore sconfinato per i libri, la voglia di scrivere pezzi per il teatro per l’amicizia che lo legava al palcoscenico del Belli, trasformato in breve tempo in un altro dei suoi punti di riferimento nel cuore di Roma. Lo divertivano le iperboli, le esagerazioni nel leggere le cronache, le provocazioni tratte dalle notizie locali che leggeva e seguiva sempre come fosse stato il primo giorno di vita in redazione. Perché Massimo questo è stato: un ragazzo che sapeva infiammarsi per una notizia e che nascondeva le sue debolezze dietro le esagerazioni, che per anni ha giocato correndo sopra le righe». (giornalistitalia.it)

 

 

 

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