Intellettuale ironico e distretto era docente all’Accademia Albertina di Torino e giornalista

Malore in dad, addio al critico d’arte Massimo Melotti

Massimo Melotti

VERCELLI – Si è sentito male, due giorni fa, mentre era in dad con i suoi studenti all’Accademia Albertina di Torino, dove insegnava Antropologia Culturale. Ha perso conoscenza e dopo due giorni in coma è morto. È morto, così, all’ospedale di Vercelli, Massimo Melotti, critico ed esperto d’arte contemporanea tra i più noti in Italia. Aveva 70 anni e da anni combatteva contro un tumore alla testa.
Nato a Vercelli il 4 aprile 1950, Massimo Melotti era giornalista pubblicista iscritto all’Ordine del Piemonte dal 21 marzo 1977. Ha scritto numerosi libri di critica d’arte, dopo aver cominciato a lavorare nell’emittente radiofonica di Vercelli, Radio City. Ha organizzato mostre, coperto il ruolo per anni di capo ufficio stampa e poi consulente di direzione del Castello di Rivoli e ha insegnato al Politecnico di Torino oltre che all’Accademia. Tra i suoi testi più noti “Opere di Pistoletto” (2011), “Vicende dell’arte in Italia dal dopoguerra agli anni Duemila” (2017) e “L’età della finzione. Arte e società tra realtà ed estasi” (2018).
«Perdiamo un amico e un professore di grande valore, un fine intellettuale ironico e discreto», ha dichiarato all’Ansa Paola Gribaudo, presidente dell’Accademia. (giornalistitalia.it)

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