Il presidente del Cids, Demetrio Costantino, ricorda che i posti di lavoro vanno salvati

l’Ora della Calabria tra silenzi e speranze

Demetrio Costantino

Demetrio Costantino

Ora della CalabriaREGGIO CALABRIA – «L’appello severo, duro, rigoroso del Comitato di redazione de “ l’Ora della Calabria” per non fare morire questo giornale sembrerebbe, dalle prime reazioni, che ancora non sia stato pienamente recepito per agire conseguentemente e cercare di superare le grandi  difficoltà, alcune anche impreviste, abbattutesi sul quotidiano». Lo afferma il presidente del Comitato Interprovinciale per il diritto alla sicurezza di Reggio Calabria, Demetrio Costantino, secondo il quale “ci si aspettava che, in primo luogo, i detentori del potere politico, economico, culturale, assumessero, nella loro autonomia, possibili impegni per garantire continuità alla pubblicazione de “l’Ora della Calabria”».
«Forse – afferma Costantino – non si è ancora compreso che il caso de “l’Ora della Calabria non pone semplicemente e solo l’esistenza o meno di un quotidiano, ma questioni fondamentali riguardanti la libertà di stampa e che essa comporta per adottare iniziative tendenti a salvaguardare questo bene da considerare patrimonio di tutta la società. E poi – ma non secondariamente –  difendere i diritti fondamentali dei giornalisti e dei lavoratori dell’azienda che devono essere riconosciuti e salvaguardati  e che ingiustamente corrono il rischio di essere  colpiti dalle tristi vicende attraversate».
Il presidente del Cids ricorda che «nel nostro Paese e soprattutto in alcuni territori, c’è l’urgenza, anche per la presenza di  forze eversive, criminali, corruttive e per il marcio esistente in alcuni Palazzi istituzionali, di dibattiti approfonditi, analisi, inchieste per dare il proprio apporto e poter  far luce anche sulle tante vicende e drammi che chi esercita una sorta di dominio tenta di nascondere, occultare, manipolare, depistare».
Demetrio Costantino sostiene che «il lettore, e noi tra questi, ha bisogno di conoscere anche  posizioni e comportamenti diversificati  e questo può esserci  se si afferma la pluralità dei mezzi di informazione e ciò si ripercuoterebbe positivamente sulla società e sulla stampa, senza penalizzare nel suo complesso nessuno, anzi».
Perciò, il presidente del Comitato Interprovinciale per il diritto alla sicurezza di Reggio Calabria trova “molto incoraggianti le due notizie apparse stamane  nella pagina tematica de “l’Ora della Calabria”: la prima data dal direttore Luciano Regolo sull’assicurazione del liquidatore del gruppo, emersa nella conversazione avuta con lui, che “non prevede una chiusura immediata della testata”; la seconda sulla convocazione dell’assemblea dei giornalisti de “l’Ora della Calabria” con il segretario regionale della Fnsi, Carlo Parisi, esponente sindacale sensibile e tenace nella difesa della dignità e diritti dei giornalisti e dipendenti impegnati nel giornale. Non bisogna demordere, ma andare avanti sferzando quanti rimangono silenti”.

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