Da Torino a Reggio Calabria il flash mob della Fnsi in difesa della libertà di stampa

L’Italia in piazza: “Giù le mani dall’informazione”

Il segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso al flash mob a Roma

ROMA – Giornalisti in piazza in tutta Italia in difesa della libertà di stampa. La Federazione Nazionale della Stampa ha organizzato flash mob nei capoluoghi di regione (e in altre città italiane, ndr), ricevendo anche adesioni dai colleghi di Bruxelles e Londra, con lo slogan “Giù le mani dall’informazione”.
Dalle piazze è partito un coro unanime dopo le dichiarazioni di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista contro i giornalisti seguite alla sentenza di assoluzione per Virginia Raggi. Dopo le prese di posizione, ieri, delle principali cariche istituzionali, oggi interviene anche l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Michele Albanese, delegato Fnsi alla Legalità e Andrea Musmeci, vicesegretario Sindacato Giornalisti della Calabria in piazza a Reggio Calabria con il sindaco Giuseppe Falcomatà (foto Giornalisti Italia)

«Ogni attacco agli organi di stampa – afferma l’Agcom – rischia di ledere il principio costituzionale di libera manifestazione del pensiero, che è alla base del pluralismo dell’informazione e del diritto di cronaca e di critica».

Un momento del flash mob della Fnsi davanti alla prefettura di Torino (Ansa)

Le principali manifestazioni a Roma, in piazza dei Santi Apostoli alla presenza dei vertici della Federazione, e a Milano in via Vivaio. Presidi anche ad Ancona, Aosta, Bari, Bologna, Bolzano, Cagliari, Campobasso, Crotone, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Potenza, Reggio Calabria, Torino, Trieste e Venezia. (ansa)

IL COMUNICATO DELL’AGCOM IN DIFESA DELLA LIBERTA’ DI STAMPA

Il flash mob dei giornalisti a Reggio Calabria (foto Giornalisti Italia)

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sottolinea l’esigenza di un’informazione libera, pluralista, rispettosa della dignità delle persone, del ruolo delle forze politiche e dell’autonomia professionale dei giornalisti». È quanto ribadisce l’Authority Segnala pertanto che ogni attacco agli organi di stampa rischia di ledere il principio costituzionale di libera manifestazione del pensiero, che è alla base del pluralismo dell’informazione e del diritto di cronaca e di critica. (giornalistitalia.it)

FNSI E ODG: “NON CI FERMEREMO, FINCHÈ NON FINIRANNO AGGRESSIONI E INGIURIE”

«Il flash mob #GiùLeManiDallInformazione è stato il primo passo. Altre iniziative seguiranno fino a quando le aggressioni, le ingiurie e le minacce ai giornalisti e alla stampa non cesseranno. Questa prima iniziativa è stata possibile grazie alle Associazioni regionali di Stampa e agli Ordini regionali dei giornalisti, a tante colleghe e colleghi, ma anche ad associazioni, sindacati, cittadini comuni che considerano l’articolo 21 della Costituzione un bene comune».
Lo affermano la Federazione nazionale della Stampa italiana e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

Tanti i colleghi al flash mob a Firenze

«Ritrovarsi nelle piazze  – proseguono Fnsi e Consiglio nazionale Odg – è stato un atto simbolico, ma anche un messaggio chiaro a quanti, da nord a sud, sono convinti di poter ridurre al silenzio l’informazione e, con essa, qualsiasi forma di dissenso o di voce critica. Un ringraziamento va anche alla Federazione internazionale e alla Federazione europea dei giornalisti, che hanno organizzato un flash mob in contemporanea a Bruxelles, e ai giovani freelance italiani che lavorano a Londra, che si sono ritrovati in Trafalgar Square. Oltre che gli insulti ai cronisti con un linguaggio da trivio, dal governo in carica ci si aspetterebbe una vera riforma dell’editoria che punti a moltiplicare e non a sopprimere le voci e, soprattutto, che indirizzi le poche risorse ancora disponibili a favore del lavoro debole e sottopagato. Il ministro Di Maio, che prova a strumentalizzare i giornalisti precari, finge di ignorare di essere stato lui, insieme con il suo ministero, ad esprimere parere contrario all’emendamento al cosiddetto “Decreto Dignità” volto proprio a contrastare il precariato giornalistico, presentato da alcuni parlamentari di minoranza».

I giornalisti mettono in mostra le parole usate da Di Maio e Di Battista contro la categoria (foto Ansa)

La Federazione nazionale della Stampa italiana e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti «assicureranno il loro sostegno a tutte le iniziative che saranno promosse a tutti i livelli, a tutela della dignità del lavoro e dell’articolo 21 della Costituzione. Ancora un grazie, infine, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che per l’ennesima volta ha ribadito che la libertà di stampa è un presidio di democrazia». (giornalistitalia.it)

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