Decano dei giornalisti e storico appassionato, è scomparso a 93 anni

L’Abruzzo piange “Gigino” Braccili

Luigi Braccili

Luigi Braccili

ROSETO DEGLI ABRUZZI (Teramo) –  Lutto nel giornalismo abruzzese, che ha perso il suo decano: è morto Luigi “Gigino” Braccili, padre, tra l’altro, del giornalista della Tgr Rai Umberto. Che ha scritto su Facebook: “Gigino Braccili non è più tra noi. Probabilmente è in Paradiso. Ho letto un foglio che saliva in cielo insieme a lui. Recitava così: Ok, uomo onesto, leale e libero”.
Gigino Braccili aveva  93 anni, era iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 1956, è stato corrispondente dell’Ansa della Rai, ha scritto per i quotidiani Il Centro, Il Messaggero e Il Tempo, oltre ad aver collaborato con diverse testate locali. Attualmente collaborava con il quindicinale rosetano “Eidos News”, che nel 2006 aveva contribuito a fondare.
La passione per le lettere di Luigi Braccili non si è limitata alla cronaca giornalistica: ha, infatti, scritto ben 57 libri su diversi temi, dalla storia allo sport, dal folklore alla storia. Ed è come storico appassionato della sua Roseto e del suo Abruzzo che viene ricordato, oltre che come giornalista.
Non a caso, per la sua attività di storico e scrittore, è stato più volte premiato, ricevendo, tra gli altri, nel 1965 il “Premio Cultura” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel 1980 il “Premio D’Ilario” per la saggistica storica, nel 1990 il premio “Settembrata abruzzese” per le tradizioni popolari.

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