Il 4 febbraio a Roma la presentazione del libro-intervista su Giuseppe Borgia

La “Storia di un Grand Commis” di Pino Nano

Grand CommisROMA – S’intitola “Storia di un Grand Commis, Giuseppe Borgia – Una vita al servizio dello Stato” il libro scritto dal giornalista Pino Nano, caporedattore centrale responsabile dell’Agenzia nazionale della Tgr Rai, ed edito da Ess, Editorial Service System: sarà presentato giovedì 4 febbraio a Roma, alle ore 17, nella Sala Perin del Vaga dell’Istituto Luigi Sturzo, in via delle Coppelle 14, da Nicola Antonetti, presidente dell’Istituto Sturzo, con interventi di Gianni Letta, Flavia Nardelli, Antonio Catricalà e Francesco Malgeri. Mentre le conclusioni saranno affidate allo stesso Borgia.
Un calabrese che ricostruisce e racconta la storia pubblica e privata di un altro calabrese, Giuseppe Borgia, appunto, uno dei Grand Commis di Stato della Prima Repubblica. Provveditore generale dello Stato, per lunghi anni influentissimo presidente di Sezione della Corte dei Conti, direttore generale della Previdenza sociale sotto diversi ministri, responsabile dell’Istituto poligrafico e della Zecca dello Stato, consulente giuridico di decine di governi, autorevole consigliere dell’Authority per la vigilanza sui lavori pubblici.
Eppure “in questo libro l’autore ha scritto la storia di una persona dall’indole semplice”, scrive Rocco Turi introducendo le pagine di Pino Nano, che dice subito ai lettori che la storia è “nata per caso”. Perché lui, Nano, il Consigliere Giuseppe Borgia lo ha “conosciuto quasi per caso, soltanto qualche anno fa. Sapevo già molto di lui, essendo io calabrese come lui, ma prima d’allora non mi era mai capitato di incontrarlo lungo la mia strada”.
Il giornalista Rai, da cronista di razza vecchio stampo, solletica sin dalle prime righe l’immaginazione dell’arguto lettore, snocciolando qualche dettaglio dell’incontro: “La prima cosa che il Consigliere Borgia, incontrandomi quel giorno per la prima volta davanti alla sua stanza di lavoro, mi disse fu questa: ‘Accomodatevi, vi prego. Favorite’. Niente fronzoli, niente alchimie, nessuna forma di piaggeria, e soprattutto nessun ‘Lei’, ma semplicemente il ‘Voi’ di antica e ‘Alvariana’ memoria… è stata proprio questa, forse, la chiave migliore per far nascere tra di noi un rapporto di amicizia forte”.
Un’amicizia, racconta Pino Nano, diventata giorno dopo giorno più intensa e “alla fine ne è venuta fuori una lunga intervista”. Messa nero su bianco in questo libro in cui “c’è tutto quello che il Consigliere Giuseppe Borgia per mesi mi ha raccontato, ma c’è soprattutto la sua grande passione civile: questa sua concezione ‘alta’, ma a volte anche esasperata dello ‘Stato’ e questo suo senso profondo del concetto di ‘servizio’ assoluto per il suo Paese”.
Ecco perché possiamo dire che la storia di Giuseppe Borgia raccontata da Pino Nano sia, in realtà, anche il racconto della grande trasformazione della pubblica amministrazione in Italia e, attraverso la testimonianza di questo ottantenne illustre, il racconto e, insieme, l’invito a riservare ai padri della democrazia e del diritto – molti dei quali compagni di viaggio del “nostro” – il profondo rispetto che meritano. (giornalistitalia.it)

Nicoletta Giorgetti

Un commento

  1. Saverio Daniele

    Auguroni di cuore al caro amico Pino.

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