“Non rispettati e i pagamenti sulle spettanze arretrate”. I giornalisti non invieranno pezzi

La Sicilia: collaboratori di Catania in rivolta

La sede de “La Sicilia” a Catania

CATANIA – Da oggi, a tempo indeterminato, i collaboratori della provincia di Catania del quotidiano La Sicilia non invieranno i loro articoli per protestare a causa del mancato rispetto degli accordi sottoscritti con l’azienda sui pagamenti arretrati. Una situazione esplosiva che vede i collaboratori di tutte le province siciliane – che non hanno ancora ricevuto neppure i Cud – viaggiare con sei mei di spettanze arretrate.
«Abbiamo più volte tentato – affermano i collaboratori de La Sicilia – la strada della mediazione. Abbiamo atteso e sperato che le nostre richieste e gli accordi sottoscritti con la proprietà, venissero rispettati. Invece, per l’ennesima volta, siamo stati delusi».
La segreteria provinciale di Assostampa Catania esprime «piena solidarietà ai colleghi ed annuncia, sin da ora, che continuerà a sostenere la loro vertenza in ogni sede che riterranno opportuna».
Il Comitato di redazione de La Sicilia esprime «piena solidarietà a corrispondenti e collaboratori della provincia di Catania che da diversi anni assicurano al giornale un continuo, puntuale e valido “rifornimento” di notizie dai vari centri ma anche una presenza sul territorio indispensabile per una testata che vanta oltre 75 anni di vita e che ha nelle edizioni locali lo storico “punto forte”. Purtroppo, a fronte di un impegno costante e professionale, non corrisponde altrettanto impegno da parte dell’azienda che ha disatteso gli accordi presi e sottoscritti per la corresponsione degli arretrati maturati in diversi anni e delle retribuzioni correnti, già esigue».
Il Cdr rileva come questa vertenza «non sia altro che un aspetto della situazione di incertezza dell’azienda che si manifesta con i continui – e ormai cronici – ritardi nell’erogazione degli stipendi anche ai redattori nonostante da oltre un anno venga applicata una cassa integrazione covid con percentuali molto rilevanti».
«L’azienda – si legge in una replica dell’editore – preso atto con rammarico della decisione dei corrispondenti della provincia di Catania cui riconosce un ruolo centrale, ribadisce il proprio impegno per rispondere nel più breve tempo possibile alle giuste richieste avanzate, auspicando il rispetto degli impegni di legge anche da parte della Regione». (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.