Odg Sicilia: “Vittoria piena per il giornalista Gianni D’Anna”, scomparso a dicembre

La Cassazione lo assolve, nel frattempo lui è morto

PALERMO – «Annullamento senza rinvio perché il fatto non sussiste». Con questa formula totalmente liberatoria la Corte di Cassazione, ha assolto definitivamente dal reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa Gianni D’Anna, giornalista e direttore di Augustaonline, e ha annullato le due sentenze di condanna in primo e secondo grado inflitte dal Tribunale e dalla Corte d’Appello di Messina.
«Una vittoria piena per il giornalista, – commenta l’Ordine dei giornalisti della Sicilia – scomparso improvvisamente il 19 dicembre scorso a 61 anni, nei cui confronti però il processo in Cassazione si è svolto regolarmente. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Nino Cacia non ha, infatti, formalmente dichiarato la morte dell’imputato e il processo si è svolto per volontà della famiglia che ha voluto così onorare fino alla fine la memoria del loro caro».
Con la sentenza, la Corte di Cassazione ha messo la parola fine ad una vicenda che si trascina da oltre dieci anni, da quando nel dicembre 2007 D’Anna fu denunciato dal magistrato di Siracusa, Maurizio Musco, all’epoca ex sostituto procuratore a Siracusa, per diffamazione a mezzo stampa aggravata per aver aggiunto l’aggettivo «vergognoso» alla notizia della richiesta di archiviazione per alcuni filoni del processo “Mare rosso”, avanzata dalla procura di Siracusa e accolta poi dal gip. La vicenda era quella dell’inquinamento della rada di Augusta e dell’inchiesta che, nel 2001, portò anche all’arresto di diverse persone e scosse l’intera provincia di Siracusa.
«Dopo questi anni di profonda inquietudine vissuta da Gianni, la famiglia vuole dedicare questa vittoria interamente a Lui, a questa professione che tanto amava e alla città di Augusta. Per noi e per tutti coloro che Gli sono stati vicini è una gioia triste» hanno commentato la moglie Liana e i figli Valerio ed Alessandra, aggiungendo: «Ringraziamo l’avvocato Nino Cacia che, nonostante tutto, ha reso onore alla sua memoria».
Dal canto suo, l’Ordine dei giornalisti della Sicilia esprime «soddisfazione per la decisione della Cassazione che rende giustizia, dopo tanti anni, al collega scomparso e al suo lavoro». (giornalistitalia.it)

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