Migliaia di cittadini alla manifestazione Fnsi davanti all’Ambasciata francese a Roma

Je suis Charlie, fiaccole di libertà in piazza Farnese

Migliaia di cittadini hanno affollato stasera piazza Farnese, a Roma, per la manifestazione promossa dalla Fnsi (foto Giornalisti Italia)

In migliaia, stasera in piazza Farnese a Roma, per la manifestazione promossa dalla Fnsi (foto Giornalisti Italia)

ROMA – Una piazza Farnese come non si era mai vista, ieri a Roma, per la fiaccolata contro il massacro nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo. Davanti all’Ambasciata francese a Roma ed accanto all’ambasciatrice Catherine Colonna, migliaia di cittadini con fiaccole accese, cartelli e striscioni con lo slogan di solidarietà “Je suis Charlie”, che da ieri campeggia sul web, i giornali e le emittenti televisive.
“Je suis Charlie” recita anche il cartello affisso sulle porte dell’ambasciata illuminata dalle fiaccole, dai flash dei fotografi e dai cartelli di quanti hanno voluto partecipare alla manifestazione promossa dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (presenti il segretario generale Franco Siddi, il vicesegretario Carlo Parisi ed il componente di giunta Raffaele Lorusso), insieme alla nostra testata Giornalisti Italia e, tra gli altri, alla Casagit (presente il presidente Daniele Cerrato), all’Ordine dei giornalisti, nazionale (presenti il presidente Enzo Iacopino ed il vicepresidente Santino Franchina) e del Lazio, all’Associazione Stampa Romana, al Sindacato Giornalisti della Calabria, alle associazioni #giornaLista, Stampa Libera e Indipendente associazioni Non Ora Quando, Articolo 21, Acli, Arci, European Alternatives, Libera informazione, Ossigeno, Cgil (in piazza Susanna Camusso), Cisl, Uil, Comunità Ebraica, Comunità Islamica in Italia. Il presidente della Comunità del mondo arabo in Italia, Fouad Aodi, ha duramente condannato la strage parigina sottolineando che “questi movimenti terroristici vanno combattuti prima da noi e poi da tutti”.
Tutti in piazza a testimoniare la reale fratellanza tra giornalisti italiani e francesi e levare, insieme, un grido di dolore di fronte ad una tragedia che atterrisce l’intero mondo della stampa, in queste ore nel mirino del terrorismo. Una manifestazione in nome della libertà di stampa e a tutela del lavoro giornalistico, che ha registrato la partecipazione di tanti giornalisti che hanno alzato al cielo la tessera professionale per testimoniare l’orgoglio di appartenere ad una categoria più che mai nel mirino dei criminali di ogni specie, oltre che dei nemici che, in giacca e cravatta, tentano quotidianamente di imbavagliarli con leggi sempre più restrittive e attacchi agli istituti di categoria che minano pesantemente l’autonomia e la libertà di stampa.
“Il futuro è Charlie”, si legge su uno striscione retto da alcuni giovani al centro della piazza, mentre le donne di “Se non ora quando” cantano la Marsellaise intonata da uno smartphone che riproduce la memorabile interpretazione di Edith Piaf. Tante matite alzate al cielo ed un matitone gigantesco in omaggio ai disegnatori di Charlie Hebdo, assassinati a colpi di kalashnikov nella redazione di un giornale. (giornalistitalia.it)

L’intervento del segretario generale della Fnsi, Franco Siddi (foto Giornalisti Italia)

L’intervento del segretario generale della Fnsi, Franco Siddi (foto Giornalisti Italia)

L’INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE FNSI, FRANCO SIDDI IN PIAZZA FARNESE
Il terrorismo si può nutrire di mille colori.
E’ senza aggettivi.
E’ negazione delle ragioni della vita a favore delle ragioni della morte.
Non c’è ragione filosofica o di fede che lo giustifichi o lo confermi.
E se il terrorismo è negazione della vita e non ha aggettivi, va combattuto senza aggettivi né giustificazionismi, né cercando di criminalizzare altri in ragione di categorie di appartenenza, per fede, politica o religiosa, per condizione sociale o etnica.
Le spietate esecuzioni contro i colleghi di Charlie Hebdo, contro uomini della sicurezza e lavoratori, “innocenti” in una parola, sono un dolore enorme per tutte le persone del mondo che vivono e credono nella libertà. E’ un atto terroristico orrendo di fronte al quale leviamo la nostra indignazione, la nostra voce di libertà che accendiamo ancora di più.
Cordoglio, silenzio, pietà.
Questo è momento di cordoglio: il nostro pensiero e le nostre condoglianze più sentite ai familiari, ai colleghi e agli amici delle vittime. Con queste nostre fiaccole davanti all’Ambasciata di Francia a Roma esprimiamo le nostre condoglianze, la nostra solidarietà al popolo e alle Istituzioni della democrazia francese fondata sui tre principi centrali delle democrazie moderne: Liberté, Egalité, Fraternitè!
Non si uccide in nome di Dio, in nome di nessun Dio, come più volte ammonisce Papa Francesco e come ripetono le più alte Autorità religiose dell’Islam e di altre religioni.
Non ci pieghiamo a chi cerca di spargere sangue per alimentare nuovi odii, nuove violenze, altri morti. Chiediamo giustizia e rispetto per tutte le voci; promuoviamo incessantemente la cultura della pace.
Questo è un momento di solidarietà con tutti coloro che lavorano in silenzio o sono costretti a battersi con forza per esercitare il loro diritto di espressione, di informazione, di satira.
Questo è il momento della pietà e del raccoglimento, ciascuno con il suo pensiero o la sua preghiera, per i caduti ai quali offriamo questa nostra testimonianza, le luci delle nostre fiaccole, le parole di sostegno a Charlie Hebdo e a tutti coloro che sono in campo – anche maltrattati o prigionieri di regimi o terrorismi vari – per la libertà dell’informazione.
Ci guida una ragione su tutte. Al fondamentale diritto umano della vita e al diritto di ognuno di scegliere, sul piano civile e pubblico, secondo le proprie inclinazioni, la propria formazione, le proprie idee, si unisce il fondamentale diritto alla libertà. E la libertà di espressione, di informazione e di satira è il pilastro centrale di tutte queste libertà perché, così, ogni persona trova collocazione ed è elevata ai suoi diritti di cittadino.
Il massacro terroristico di Parigi attacca e uccide giornalisti e lavoratori e cerca di spegnere la voce di un giornale.
Non dovrebbero essere queste tragedie a ricordarlo a tutti, ma giornali e giornalisti sono le vere sentinelle delle libertà civili. I caduti erano e sono sentinelle e da oggi sono eroi – e ne avrebbero fatto sicuramente a meno noi con loro – delle libertà civili di tutti. Questo va ricordato anche a chi periodicamente lo mette in dubbio.
Nessuno pensi di poter introdurre, con questi massacri, con le violenze, la legge del silenzio e della cancellazione dello spirito critico liberamente espresso. Nessuno potrà comunque fermare la voglia di libertà e il bisogno di vivere in democrazia degli uomini e delle donne nel mondo. Per ognuno che cade – è dura – ma è così, altri cento continueranno ad alimentare le parole, le immagini, i pensieri, i giudizi, anche quelli più vivaci che significano libertà di espressione e libertà di informazione.
Sta accadendo così, anche adesso, con centinaia di manifestazioni pubbliche in tutto il mondo, con la solidarietà e l’attività di tutta la Federazione mondiale dei giornalisti, Ifj, perché le idee e le opere della libertà non si spengono e non si cancellano con le armi e neanche con le minacce più dure.
Frédéric Boisseau, custode
Franck Brinsolaro, agente di sicurezza
Jean Cabut, noto come Cabu, disegnatore
Elsa Cayat, psicanalista
Stéphane Charbonnier, noto come Charb, disegnatore
Philippe Honoré, disegnatore
Bernard Maris, economista
Ahmed Meradet, agente di polizia
Mustapha Ourrad, correttore di bozze
Michel Renaud, ex capo di gabinetto del sindaco di Clermont-Ferrand e fondatore del Carnet de voyage
Bernard Verlhac, noto come Tignous, disegnatore
Georges Wolinski, disegnatore
A voi tutti il nostro pietoso omaggio, il nostro impegno permanente di fede nella libertà. 

LE ADESIONI ALL’INIZIATIVA DELLA FNSI
Ordine nazionale dei giornalisti, Se Non Ora Quando, Articolo 21, Cgil, Cisl, Uil, Acli, Arci, European Alternatives, Libera informazione, Ossigeno per l’Informazione, Associazione Stampa Romana, Ordine dei giornalisti del Lazio, Sindacato giornalisti della Calabria, #giornaLista, Stampa Libera e Indipendente, giornalistitalia.it, Unci Nazionale, Sindacato cronisti romani, Associazione Stampa Estera, Ast, portale dell’ebraismo italiano www.moked.it e di Pagine Ebraiche, Usigrai, Fiom, Mediacoop, Carteinregola (Laboratorio di 130 comitati e associazioni di RomaMetropolitana), Verdi Europei – Green Italia nazionali e Verdi di Roma, Cittadinanzattiva, Cittadinanzattiva Lazio Onlus, redazione del Giornale Radio Sociale, Forum nazionale del terzo settore, senatore Vannino Chiti (Pd), Movimento Federalista Europeo (Mfe) di Roma, ClubMediaItalie, Unione italiana Sport Per tutti (Uisp), Cdr Mondadori, Comitato Romano di Solidarietà con il Popolo Siriano, Liberacittadinanza, MoveOn, Amnesty International Italia, Assostampa Friuli Venezia Giulia e Ordine Friuli Venezia Giulia, Giulia Giornaliste, European Alternatives, Libera Informazione, Tavola della Pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Rete della Perugia-Assisi, Rivista Confronti, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (Fcei), Carta di Roma, Udu e Rete studenti, Forza Italia, Sinistra Ecologia e Libertà, Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Casa Internazionale delle Donne, Associazione dei giornalisti europei, Libera-Associazioni nomi e numeri contro le mafie, Nuova Ecologia mensile di Legambiente, Federazione italiana media ambientali, Anpas, Age sezione italiana, Enpa associazione europea degli editori di quotidiani, Sindacato giornalisti del Veneto, Municipio Roma XI (ex XV),  Comunità del mondo arabo in Italia, Associazione stampa valdostana, Ordine dei giornalisti della Valle d’Aosta.

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