Il cronista del Washington Post era in carcere da 18 mesi accusato di spionaggio

Iran: scarcerato il giornalista Jason Rezaian

Jason Rezaian

Jason Rezaian

TEHERAN (Iran) – Il giornalista del Washington Post Jason Rezaian, con doppia cittadinanza iraniana e statunitense, è stato scarcerato, dopo 18 mesi di carcere in Iran con l’accusa di spionaggio. Lo ha annunciato l’ufficio del procuratore di Teheran, secondo il quale sono stati liberati in tutto quattro cittadini con la doppia cittadinanza iraniana e statunitense, arrestati con varie accuse.
La scarcerazione è avvenuta nel quadro di uno scambio di detenuti con gli Usa, che hanno liberato, a loro volta, sei cittadini con la doppia cittadinanza.
“Sulla base dell’approvazione del Consiglio supremo di sicurezza nazionale e degli interessi generali della Repubblica islamica – ha annunciato l’ufficio del procuratore di Teheran – quattro prigionieri iraniani con la doppia cittadinanza sono stati liberati oggi nel quadro di uno scambio di prigionieri”.
L’agenzia iraniana Fars cita altri due dei detenuti, oltre a Rezaian, vale a dire un veterano dei Marine, Amir Hekmat, e il pastore cristiano Saeed Abedini. Il quarto uomo liberato, secondo la Cnn, potrebbe essere l’ex agente dell’Fbi e contractor della Cia Robert Levison, di cui si erano perse le tracce in Iran nel 2007.
L’agenzia Mehr precisa che il quarto cittadino irano-americano liberato è Siamak Namazi, imprenditore 40enne residente a Dubai arrestato lo scorso ottobre mentre si trovava a Teheran. Namazi è figlio di un ex governatore della provincia iraniana del Khuzestan e di recente ha lavorato come responsabile della pianificazione alla Crescent Petroleum Co. con sede negli Emirati.
La famiglia dell’imprenditore si è trasferita negli Usa nel 1983 e Namazi è tornato nella Repubblica Islamica dopo gli studi, nel 1994, per il servizio militare. (Adnkronos)

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