Sul dilagare del precariato il premier assicura: “Lavoriamo sull’equo compenso”

Inpgi, Conte rilancia i comunicatori

Carlo Verna e Giuseppe Conte (al centro) nel corso della conferenza stampa a Villa Madama

ROMA – «Auspichiamo l’allargamento della platea contributiva dell’Inpgi anche ai comunicatori, per trovare in prospettiva un equilibrio finanziario ed economico che consenta all’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani di camminare con le gambe proprie. E per farlo dobbiamo lavorare insieme». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in occasione della conferenza stampa di fine anno, che si è svolta oggi a Villa Madama, su iniziativa del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
A stimolare l’intervento di Conte è stato proprio il presidente del Cnog, Carlo Verna, evidenziando che se da una parte l’Istituto ha una sua autonomia finanziaria, è anche vero che a fronte dell’obbligo dell’assicurazione sussiste sempre «il legittimo affidamento verso lo Stato» per quanto riguarda la pensione dei giornalisti. «Chi ha versato contributi – ha sottolineato Verna – non può rimanere escluso dalla pensione» per cui «la garanzia pubblica è la strada giusta», come chiede un appello indirizzato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lanciato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

Sergio Mattarella

Verna, nel suo indirizzo di saluto all’inizio della conferenza stampa, ha definito «scandalosi alcuni trattamenti economici» dei giornalisti precari, auspicando che «nessuno si volti dall’altra parte». E Conte ha risposto che «sull’equo compenso il sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella, ha riattivato la commissione. È una questione – ha evidenziato – molto complicata: complici anche le difficoltà dello scenario macroeconomico, purtroppo si sta diffondendo sempre più il precariato. Questo si ricollega alle difficoltà finanziarie dell’Inpgi di cui conosciamo i problemi». (giornalistitalia.it)

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