Redazione, Cdr di Hmc e Hmi e Assostampa Lombarda contro l’assurdo atto di forza

Ingiusto licenziamento della giornalista Alba Solaro

Alba Solaro

Alba Solaro

Marie ClaireMILANO – Redazione di Marie Claire, Comitato di redazione e Associazione Lombarda Giornalisti al fianco della giornalista Alba Solaro, caporedattore centrale della rivista edita da Hearst Magazines Italia Spa, alla quale l’azienda ha comunicato l’intenzione “di procedere al licenziamento per giustificato motivo oggettivo”.
La redazione di Marie Claire, riunita in assemblea straordinaria, nell’esprimere tutta la propria solidarietà alla collega, “figura di riferimento indispensabile per il funzionamento della testata, la sua identità e qualità”, ha subito replicato all’azienda con un pacchetto di 5 giorni di sciopero, 3 dei quali ad effetto immediato: il primo attuato ieri, 30 dicembre, ed i prossimi proclamati per il 4 e il 5 gennaio. La redazione, che ha aderito allo sciopero al 100%, chiede la revoca del provvedimento e la sospensione dei termini fino a quando non verrà avviato il confronto sindacale.
Il Cdr di Marie Claire esprime, infatti, all’editore e alla direzione “la propria contrarietà alla misura senza precedenti nella tradizione e nella storia delle relazioni sindacali della testata”.
Dal canto suo, il Comitato di redazione di Hearst Magazines Italia giudica il licenziamento di Alba Solaro “un atto di forza da parte dell’azienda inaccettabile, in aperto contrasto con quello spirito di ottimismo dichiarato dall’amministratore delegato di Hearst Magazines Italia e Hearst Marie Claire durante il tradizionale brindisi di Natale sullo stato di salute del gruppo”.
Esprimendo “il proprio totale e incondizionato supporto al Comitato di redazione di Marie Claire”, il Cdr di Hmc si dichiara “pronto a collaborare per l’individuazione di un percorso che porti all’immediato ritiro della suddetta procedura” e suggerisce “a tutti i giornalisti del gruppo Hmi distaccati al gruppo Hmc di partecipare a qualsiasi iniziativa messa in campo dal Cdr Hmc e si riserva a sua volta la possibilità di decidere in merito a iniziative che coinvolgano i giornalisti Hmi”.
“Non è instaurando un clima di terrore, ricorrendo alla discutibile e aggressiva pratica dei licenziamenti individuali, – sottolinea il Cdr di Hearst Magazines Italia –  che si può pensare di creare le basi per vincere le sfide del futuro. Con questa premessa, il Cdr Hmi farà tutto quanto in suo potere per contrastare ogni forma di ingiustizia e sopruso”.

6 commenti

  1. È uno schifo! Alla faccia della mission e di una rivista…. Solo business e soldi come tutte le altre.
    Fare fuori la Solaro vuol dire demotivare tutta la redazione… E ciao Marie Claire!

  2. Francesca Giorgi

    Ritornare su una decisione è segno di saggezza. Ritornare su una decisione aggressiva, ingiustificata e spietata è doveroso.
    Solidarietà ad Alba Solaro. Trovo che licenziarla sia un atto intimidatorio inutile e dannoso per lei e per tutta la testata.
    Questa violenza nuoce alla tradizione di un giornale così attento alle donne. Anzi, alle persone. Ripeto, ripensare per fare giustizia. E iniziare con nuovi orizzonti di visione l’anno.

  3. Massima solidarietà alla giornalista licenziata.

  4. Nell’articolo non sono riportate le accuse del datore di lavoro, cosa imputa ad Alba Solaro?

  5. Non so cosa abbia spinto a prendere questa decisione che lascia attoniti dinnanzi alla professionalità di Alba. Spero che il cda possa ripensarci e tornare sui suoi passi, per il bene sia della testata che a rispetto di una professionista donna quale è la Solaro. Non vi è da aggiungere altro se non a risvegliare le coscienze.

  6. Una stretta di mano solidale e augurale a una brava collega.

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