“Il nostro giornale è più di un semplice quotidiano, è una scuola, un cuore collettivo”

Il Manifesto: 50 anni di un miracolo laico

ROMA – Oggi che compie 50 anni, «ha poche rughe, è in forma, forte, tenace. Combattivo come il primo giorno, quel 28 aprile del 1971 che è ormai la data di una storia giornalistica così lunga da rendere il manifesto, tra i quotidiani nazionali, il più longevo dopo La Stampa e il Corriere della Sera». Così il direttore Norma Rangeri, nel suo editoriale, celebra e omaggia il lungo e articolato cammino che ha portato Il Manifesto a tagliare il traguardo del mezzo secolo.
«Cinquant’anni fa nessuno mai avrebbe immaginato – scrive la Rangeri – che la grande corazzata del Pci sarebbe sprofondata e il fragile vascello del manifesto gli sarebbe sopravvissuto. Se questo è accaduto, verosimilmente è perché quel ramo, che si separava dal grande albero, già si predisponeva all’innesto, alla contaminazione feconda con l’onda d’urto travolgente del ‘68, coniando, con l’invenzione di un quotidiano, una nuova, originale forma della politica. Fu un incontro di reciproco, ricambiato amore che, nonostante tutto, traguarda ora il mezzo secolo».
Certo, «arrivare fin qui – rimarca il direttore – è stato un laico miracolo: l’esistenza del manifesto è segnata da momenti duri, difficili, perfino traumatici. Non una, ma più volte, siamo stati sul punto di chiudere definitivamente la nostra avventura».
Ricordando, appunto, di essere «stati più e più volte sull’orlo di bancarotte “terminali”» tanto da «da trasformarci in proprietari di noi stessi», Norma Rangeri, nel festeggiare un compleanno che definisce “imprevisto”, fa appello al cuore dei lettori: «Innumerevoli volte abbiamo chiesto aiuto, e altrettante volte questi aiuti sono arrivati sotto forma di lire prima e di euro poi, di abbonamenti sempre. Torniamo a chiedervelo oggi, di festeggiare donando un abbonamento a chi vi sta a cuore: non è necessario farlo subito, abbiamo intenzione di prolungare i festeggiamenti durante tutto l’anno».
Perché? «Lo meritiamo. Perché il nostro giornale – prosegue il direttore – è il risultato di un lavoro collettivo che va oltre il normale impegno all’informazione: il manifesto è qualcosa di più di un semplice quotidiano. È una idea, una scuola, un sentimento, un cuore collettivo e pulsante. A volte è abnegazione: penso a questo anno di pandemia, alla fatica fisica e mentale di riunirci a distanza, negandoci i normali scambi in corridoio, discussioni, arrabbiature e qualche abbraccio».
Tanti e illustri gli auguri arrivati nella redazione del quotidiano, a cominciare da quelli del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che sottolinea come «il manifesto ha sempre saputo rappresentare il punto di vista originale di una minoranza combattiva e ben caratterizzata a sinistra, capace di confrontarsi con le altre componenti culturali del Paese, proponendosi come voce libera, autorevole e rispettata del panorama politico nazionale».
«Con grande piacere rivolgo i miei auguri più sinceri di buon compleanno al manifesto. Auguri a tutti voi – scrive su Facebook il presidente della Camera Roberto Fico – per questi cinquant’anni di impegno e informazione. Auguri per un percorso fatto di orgoglio e costanza, capace di alimentare una narrazione originale e spesso controcorrente. Dietro il manifesto c’è stata e c’è tuttora un’appassionata comunità. Persone che condividono un’idea del mondo e una militanza che ha fatto la storia della sinistra italiana. Le ragioni di un percorso lungo mezzo secolo hanno come tratto distintivo il sentimento di urgenza perché su alcuni temi, bisogni, battaglie deve sempre essere tenuta accesa una luce».

Il primo numero del Manifesto del 28 aprile 1971 a 50 lire

Mentre il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, omaggia il quotidiano rammentandone il ruolo di «voce delle lotte operaie e del movimento degli studenti» che, «con una critica accesa al capitalismo internazionale, ha saputo aprirsi negli anni alle tematiche dell’ambientalismo, del femminismo e dei diritti civili».
Al Manifesto, dunque «i più sentiti auguri di buon compleanno dal presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna e da tutto il Consiglio con l’auspicio che possa continuare a far sentire la sua voce anche negli anni a venire».
Per festeggiare i suoi 50 anni «il giornale comunista» ha messo in cantiere un numero speciale, in edicola oggi 28 aprile, inserti tematici e tante altre iniziative dedicate ai lettori che proseguiranno sino a fino anno. Questa settimana, inoltre, il sito e tutti i contenuti digitali del manifesto saranno fruibili da chiunque senza limiti di accesso. (giornalistitalia.it)

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