Critico con Putin è in fin di vita per una misteriosa malattia. Nuovo caso Litvinenko?

Il giornalista Kara-Murza avvelenato a Mosca

Vladimir Kara-Murza

Vladimir Kara-Murza

MOSCA (Russia) – Giovane giornalista in fin di vita, a Mosca, per una misteriosa malattia che ha già fatto gridare al complotto. Vladimir Kara-Murza, 33 anni, da martedì sera è, infatti, ricoverato in gravi condizioni per sospetto avvelenamento. Si teme, infatti, un’intossicazione ai reni ed il pensiero va subito all’omicidio dell’ex agente dei servizi segreti russi e successivamente dissidente, Aleksandr Val’terovič Litvinenko, morto il 23 novembre 2006 a causa di un avvelenamento da radiazione da polonio-210.
Di doppia cittadinanza, britannica e russa, Kara-Murza, laureato in storia all’Università di Cambridge, oltre che giornalista televisivo, è un politico.  Eletto del Consiglio di Coordinamento dell’opposizione russa, fa parte del consiglio federale del Partito Repubblicano di Russia, partito della libertà popolare e del movimento democratico Solidarnost. Dal 2012, è stato il Senior Policy Advisor presso l’Istituto della Russia moderna.
Molto critico nei confronti del Cremlino, poco prima di accusare il malore, aveva fatto diffondere su Open Russia, l’Ong per la quale lavora, un video durissimo contro Ramzan Kadyrov, l’uomo forte della Cecenia fedelissimo del presidente russo Vladimir Putin. Kara-Murza è, inoltre, amico di Boris Nemtsov, altro esponente di spicco dell’opposizione russa, ucciso in condizione misteriose tre mesi fa mentre camminava con la fidanzata lungo le mura del Cremlino.
A capo di Open Russia c’è un altro duro oppositore di Putin, ovvero l’ex oligarca Mikhail Khodorkovsky, in auge ai tempi di Boris Eltsin, arrestato per frode fiscale nel 2003. Pluricondannato e rilasciato a dicembre del 2013 solo grazie a un’amnistia della Duma, attualmente vive in Germania.
La moglie Yevgenia non ha dubbi: “È avvelenamento” e, pertanto, ha chiesto alle autorità il permesso per il suo trasferimento in Europa o in Israele per le cure. Ipotesi, questa, che sia i medici che il padre del giornalista avrebbero, però, escluso.

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