Inviato del Roma, direttore de il Giornale di Napoli, parlamentare per 4 legislature

Il giornalista Emiddio Novi ucciso da un camion

Emiddio Novi

SANT’AGATA DI PUGLIA (Foggia) – Emiddio Novi, 72 anni, giornalista ed ex parlamentare di Forza Italia per quattro legislature, è stato travolto e ucciso stamane da un mezzo della nettezza urbana a Sant’Agata di Puglia (Foggia). La Procura di Foggia ha aperto un fascicolo per ricostruire la dinamica ed eventuali responsabilità dell’incidente.
Novi era nato a Sant’Agata di Puglia nel 1946 e da giornalista era stato per il quotidiano Roma coordinatore dei servizi Interni, Esteri ed Economia e inviato negli Stati Uniti; aveva diretto Il Giornale di Napoli e collaborato al settimanale Il Borghese ed ai quotidiani La Notte e Il Giornale d’Italia. Era stato eletto deputato nel 1994 e senatore dal 1996 al 2008, sempre con Forza Italia. È stato anche candidato sindaco del centrodestra nel 1997 a Napoli.
Tra i numerosi messaggi di cordoglio, quello dell’Ordine dei giornalisti della Campania e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti che “con dolore si stringono intorno al collega Errico e a tutta la famiglia”. “L’incidente mortale avvenuto in Puglia – affermano – ci ha tolto Emiddio Novi, che prima ancora di essere prestato alla politica e al Parlamento è stato un professionista di grande spessore con cui tanti colleghi hanno avuto l’onore di condividere indimenticabili esperienze nei quotidiani napoletani”.
“Con il senatore Emiddio Novi – ricorda, dal canto suo, il parlamentare Gigi Casciello (Fi) – muore un uomo libero, capace di leggere prima di altri il cambiamento dei tempi e delle passioni dei popoli”.
Emiddio Novi, quando nel 1980 con Achille Lauro colò a picco anche il Roma, il più antico quotidiano del Mezzogiorno, dove egli aveva percorso già parte della sua brillante carriera giornalistica, restò quello che era e a differenza di altri che seppero riciclarsi. Seppe attraversare il deserto con orgoglio e appartenenza alla propria storia e alle proprie idee.
Dall’86 al Giornale di Napoli di Orazio Mazzoni iniziò un’altra storia ed Emiddio Novi riprese a scrivere e raccontare come sapeva fare. Ma fu quando di quel Giornale di Napoli divenne direttore che scrisse una delle pagine più esaltanti del giornalismo campano e italiano, che ho avuto l’onore e l’orgoglio di condividere con lui.
In politica con Forza Italia, da deputato prima, senatore dopo, portò la stessa passione ed intelligenza. Potrei dire molto altro di Emiddio, ma – conclude Casciello – il dolore è grande, pari alla gratitudine che ho per lui per lo sguardo che mi ha insegnato ad avere sulla realtà, per la passione e la gratuità di un impegno anche in politica. Emiddio Novi era altra cosa. Se ne è andato troppo presto, in un modo beffardo, del quale credo da lassù starà ridendo anche lui. Stringo in un forte abbraccio la moglie Pina, i figli Errico, Alessandro e Vittorio. Siate sempre fieri del vostro grande papà”. (ansa)

 

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