Belpietro contro il bavaglio ai “No Vax”: “Facciamoli parlare e spieghiamo dove sbagliano”

Il giornalismo è informazione a senso unico?

Maurizio Belpietro contro il bavaglio ai “No vax” innescato da Enrico Mentana che ha dichiarato: «Mi onoro di non aver mai ospitato nel tg che dirigo nessun esponente dei no vax. A chi mi dice che così impongo una dittatura informativa, o una censura alle opinioni scomode, rispondo che adotto la stessa linea rispetto ai negazionisti dell’Olocausto, ai cospirazionisti dell’11 settembre, ai terrapiattisti, a chi non crede allo sbarco sulla luna e a chiunque sostiene posizioni controfattuali, come sono quelle di chi associa i vaccini al 5G o alla sostituzione etnica, al Grande Reset, a Soros e Gates o scempiaggini varie. Per me mettere a confronto uno scienziato e uno stregone, sul Covid come su qualsiasi altra materia che riguardi la salute collettiva, non è informazione, come allestire un faccia a faccia tra chi lotta contro la mafia e chi dice che non esiste, tra chi è per la parità tra uomo e donna e chi è contro, tra chi vuole la democrazia e chi sostiene la dittatura».

ROMA – «Anziché fare il nostro mestiere, che è e resta quello di informare, c’è chi vorrebbe fare qualcos’altro… Noi dobbiamo fare informazione e dare notizie, belle o brutte che siano, sentendo tutte le fonti e poi magari aggiungendo anche le nostre opinioni. Ma se si decide di non riportare una fonte o un pezzo della realtà, poi i lettori, i telespettatori e le persone in genere non capiscono cosa stia succedendo».

Monica Maggioni: «Microfono anche ai no vax? No, se ci va di mezzo la vita delle persone non puoi mettere sullo stesso piano uno scienziato e il primo sciamano per passa per la strada. Deve tornare a contare la competenza, non tutte le opinioni hanno lo stesso valore».

Maurizio Belpietro direttore del quotidiano “La Verità”, interviene con l’Adnkronos nel dibattito sulla opportunità di dare o meno voce ai No-Vax, lanciato dal direttore del TgLa7 Enrico Mentana e ripreso anche dal direttore del Tg1 Monica Maggioni, contrastati ieri da Marco Travaglio direttore del “Fatto Quotidiano” con l’editoriale intitolato “No Vox”.
Si chiede Belpietro: «Perché si dovrebbe fare eccezione con i No Vax? Hanno torto? Benissimo: facciamoli parlare e spieghiamo chi sono. Ma se decidiamo di non farli parlare, rinunciamo a fare il mestiere di giornalista e ci trasformiamo in un organo che deve diffondere una sola voce. È ovvio che la voce della Scienza è più importante di quella di una singola persona che per motivi suoi decide di non vaccinarsi: ma quando ci si trova di fronte a milioni di persone che non vogliono vaccinarci, il nostro compito è quello di far capire chi sono e perché agiscono e decidono così».

Marco Travaglio: «Va di moda, fra le grandi firme, teorizzare e addirittura vantare il bavaglio ai No Vax, categoria mefistofelica che inzeppa in un unico girone infernale anche chi critica il Green pass per lavorare e obietta sul vaccino ai bambini. Viene il dubbio che questi insigni colleghi, fra cui due direttori di tg (ma la Maggioni non intervistò quel gentiluomo di Assad?), si siano scordati le basi del nostro sporco mestiere. Che non è un collegio per educande né un catechismo delle virtù, ma il racconto del mondo così com’è, non come dovrebbe essere. Il cronista parla con tutti, coi santi e coi diavoli (molto più divertenti), poi scrive tutto».

Sottolinea Belpietro: «Non credo i No Vax siano peggiori di mafiosi o terroristi o dittatori che pure sono stati intervistati… Avranno idee sbagliate, ma se si dovesse decidere di non dare più voce a chi ha idee sbagliate, dove si andrebbe a finire?». Quanto all’esigenza di un giusto equilibrio e “dosaggio”, per il direttore de “La Verità” è una esigenza che pare evidente. Ma siccome si sta descrivendo un fenomeno, per farlo capire forse è utile parlare con chi rappresenta quel fenomeno. La prima domanda che un giornalista dovrebbe porsi e porgere a un No Vax è chiedergli perché ha deciso di non vaccinarsi; e se non lo inviti in trasmissione o non lo intervisti, non glielo puoi chiedere e non avrai mai la rappresentazione di quel che sta accadendo». (adnkronos)

Enzo Bonaiuto

 

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