In nome della sicurezza sul lavoro trionfano Arcidiacono, Fasano e Pucciarelli

Giornalisti: ecco i vincitori del Premio Silaq

ROMA – In occasione della 70a Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, organizzata da Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, sono stati resi noti i vincitori della prima edizione del Premio giornalistico Silaq “Sicuri al lavoro”, promosso da Silaq, che da oltre trent’anni si occupa di formazione e consulenza nella sicurezza sul lavoro.
La giuria del premio giornalistico Silaq “Sicuri al lavoro”, composta da autorevoli rappresentanti dei più importanti organismi di controllo sulla sicurezza del lavoro (Vvf, Inail, Inl), da docenti universitari, professionisti della sicurezza e da Anmil, ha assegnato il primo premio a Eugenio Arcidiacono per l’inchiesta “La strage di chi fatica e non torna più” pubblicata sul settimanale Famiglia Cristiana con la seguente motivazione: “L’articolo si è distinto per la cronaca puntuale e coinvolgente con cui l’autore ha dato spazio ai volti e alle storie delle cosiddette “morti bianche” e allo spaesamento impotente dei familiari, ma anche per la capacità di far emergere, sempre attraverso la viva voce dei protagonisti, il senso di precarietà, di prevaricazione e la mancanza di controlli che spesso sono alla base di queste tragedie”.

Giusi Fasano

La qualità complessiva degli articoli presentati ha portato la giuria a riconoscere il lavoro di altri partecipanti, con due menzioni speciali, consegnate a: Giuseppina Fasano (Giusi Fasano) per l’articolo “Morti sul lavoro. Come evitarle”, pubblicato sul Corriere della Sera con la seguente motivazione: “Come nella migliore tradizione delle inchieste, l’articolo parte da una puntuale analisi dei dati per estrapolare le criticità e raccogliere, in modo costruttivo, possibili soluzioni”; e Matteo Pucciarelli per l’articolo “La rabbia operaia nei cantieri fermi: Ci spremono troppo”, pubblicato su La Repubblica con la seguente motivazione: “Inserito all’interno di un puntuale reportage conduce, con sguardo cinematografico, il lettore all’interno della solitudine e del senso di resa alle mere logiche del profitto che caratterizzano alcuni contesti lavorativi”.
Complessivamente al premio hanno aderito 29 giornalisti per un totale di 40 lavori in rappresentanza dei principali media italiani.
«Una costante e corretta informazione e iniziative come questa giornata dedicata al ricordo delle vittime degli incidenti sul lavoro – ha commentato Fabiano Rinaldi, presidente e amministratore delegato di Silaq – contribuiscono a tenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza, problema tutt’altro che risolto e che nei momenti di maggiore difficoltà economica può acuirsi ulteriormente. È un piacere per noi annunciare proprio in questa occasione i vincitori del premio giornalistico Silaq “Sicuri al lavoro”; si tratta infatti di una iniziativa con cui abbiamo voluto dare il nostro contributo a una doverosa azione di sensibilizzazione pubblica e delle istituzioni perché si faccia tutto ciò che è possibile dal punto di vista legislativo, dei controlli e dell’organizzazione del lavoro per migliorare le condizioni dei lavoratori». (giornalistitalia.it)

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