Figec Cisal: “Tutela dei cronisti e inasprimento delle pene ai responsabili delle violenze”

Giornalisti aggrediti: la solidarietà non basta

UDINE – «Non è più solo il tempo della solidarietà, ma quello della richiesta di tutela e di inasprimento delle pene per chi usa violenza nei confronti di rappresentanti delle forze dell’ordine e dei giornalisti».

Elisa Dossi

Lo afferma la Figec Cisal dopo l’ennesima, vergognosa, aggressione nei confronti di due giornalisti: Elisa Dossi, inviata di RaiNews24, e Davide Albini Bevilacqua, videoreporter di Local Team, colpiti da due pietre, rispettivamente a una caviglia e al volto, mentre svolgevano il loro lavoro di cronisti all’esterno dello Stadio Friuli di Udine in occasione della partita della Nazionale di Calcio Italia – Israele. Colleghi ai quali, ovviamente, va la massima solidarietà e vicinanza.
«Non dobbiamo, però, attendere che muoia un poliziotto, o un carabiniere, o un giornalista o un’altra persona che per il suo lavoro viene esposta ai disagi e alla violenza», ammonisce il sindacato dei giornalisti Figec Cisal sottolineando che «è troppo semplice dire che solo una piccola parte delle persone che manifestano sono violente, perché deve essere in capo a chi organizza i cortei la responsabilità di allontanare i facinorosi come, allo stesso tempo, deve essere in capo a chi organizza la responsabilità di utilizzare slogan meno duri e forieri di grande contrapposizione».

Andrea Bulgarelli Renato d’Argenio e Andro Merkù

I consiglieri nazionali della Figec Cisal Andrea Bulgarelli (fiduciario di Trieste e coordinatore regionale), Renato D’Argenio (fiduciario di Udine) e Andro Merkù, d’intesa con il segretario generale Carlo Parisi e il presidente Lorenzo Del Boca, denunciano che «la buona fede delle persone che scendono in piazza per manifestare pacificamente non può essere ostaggio di chi intende creare contrapposizione sociale, finalità che ben emerge attraverso i resoconti autentici delle giornaliste e dei giornalisti che per lavoro documentano quanto ormai quotidianamente avviene in alcune piazze italiane».

Lorenzo Del Boca e Carlo Parisi

«Quanto accaduto ieri a Udine – afferma il sindacato dei giornalisti Figec Cisal – è solo l’ultimo episodio in ordine di tempo che attesta quanto pericolosi siano alcuni cortei di protesta per chi deve documentare il loro svolgimento. L’informazione e il lavoro sono due diritti tutelati dalla costituzione e come tali devono essere garantiti. Chi usa violenza nei confronti dei giornalisti e delle forze dell’ordine deve andare subito in galera e ci deve rimanere per un bel po’. Per questa ragione è importante che dalle istituzioni preposte parta la costituzione di un tavolo di confronto con il settore dell’informazione per costruire un percorso normativo di tutela per i giornalisti e di responsabilità per chi delinque travestito da pacifista».  (giornalistitalia.it)

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