Grave denuncia del Cdr del Tirreno. Ast: “Basta ostilità nei confronti dei cronisti”

Giornalista minacciata da un vigile urbano

Il Comando della Polizia Municipale di Massa

MASSA – Una giornalista, collaboratrice del Tirreno di Massa, è stata minacciata da un agente della polizia municipale dopo averlo fotografato di fronte al comando locale per un servizio sulle mascherine. Subito dopo aver scattato due foto a lui e ad un collega per un articolo richiesto dalla redazione, la cronista si è qualificata, spiegando cosa stesse facendo e perché si trovasse lì.
È servito a poco, spiega il Cdr del quotidiano toscano, perché la collega è stata fermata e fatta entrare nel comando: le sono stati chiesti i documenti (ma non il tesserino dell’Ordine dei giornalisti) e le sue generalità sono state registrate, nonostante avesse chiarito il suo ruolo e il motivo della sua presenza in giro.
Circostanza ancora più grave, – riferisce il Cdr – uno degli agenti l’ha minacciata ripetendole più volte: “Provi a divulgare la fotografia e le faccio vedere”. La cronista, riferiscono i colleghi, peraltro si era avvicinata agli agenti proprio per spiegare perché stesse facendo quelle foto.
La notizia è stata subito portata dalla redazione all’attenzione del comandante della polizia municipale e del sindaco.
«Ci saremmo aspettati – affermano i giornalisti del Cdr del Tirreno – una presa di posizione netta e delle scuse verso la collega, aggredita verbalmente e minacciata solo per aver svolto il suo lavoro. E invece, dopo oltre una settimana, da parte dell’amministrazione è stato proposto semplicemente un incontro chiarificatore in videoconferenza. Ben venga qualunque tipo di incontro, ma esso non può prescindere dalla richiesta di scuse per il comportamento tenuto dal pubblico ufficiale, un atto dovuto ancor più in un momento come questo in cui le aggressioni ai giornalisti si ripetono con sempre più frequenza. In questo senso appare incredibile che esse arrivino da parte di chi dovrebbe essere preposto a difendere i diritti dei cittadini».

Sandro Bennucci, presidente Ast

Il comitato di redazione del Tirreno, organismo di rappresentanza sindacale dei giornalisti, nell’esprimere solidarietà e vicinanza alla collega, prova dunque «stupore nel constatare la sottovalutazione dell’amministrazione comunale verso un gesto grave come questo».
Dal canto loro, il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell’Associazione Stampa Toscana non possono nascondere «una vera irritazione di fronte all’ennesimo episodio denunciato dal Comitato di redazione de Il Tirreno, questa volta ai danni di una cronista della redazione di Massa, minacciata addirittura dalla Polizia municipale della sua città. La collega, riporta il Cdr, stava svolgendo il suo lavoro: si è qualificata e ha spiegato di essere davanti al comando della polizia municipale per un servizio sulle mascherine. È intollerabile che sia stata fermata, portata dentro il comando, identificata e, appunto, minacciata».

Il sindaco Francesco Persiani

L’Associazione Stampa Toscana, inoltre, dice «basta all’atteggiamento ostile nei confronti dei giornalisti. Per questo, d’intesa con la Fnsi, ci rivolgiamo al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al prefetto di Massa Carrara, Paolo D’Attilio, e al sindaco di Massa, Francesco Persiani, perché sull’episodio venga fatta chiarezza e si stabiliscano responsabilità che potrebbero configurare perfino l’abuso di potere».
«È inquietante – chiosa l’Assostampa – che non si voglia rispettare il lavoro dei giornalisti. Ancora di più se un comportamento come quello denunciato dal Cdr e dai colleghi de Il Tirreno, ai quali vanno il pieno sostegno e la solidarietà del sindacato, viene tenuto da chi indossa una divisa». (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.