Il 31 gennaio alla Camera dei deputati corso di formazione sulla certezza delle competenze

Giornalismo e pericoli dell’improvvisazione on line

Andrea Camporese, Daniele Cerrato, Lorenzo Del Boca, Carlo Parisi insieme venerdì alla Camera dei deputati

ROMA – “Il Giornalismo, la deontologia professionale e l’informazione sul web: la certezza delle competenze e i pericoli dell’improvvisazione on line” è il tema del convegno in programma venerdì 31 gennaio a Roma, dalle ore 10 alle ore 14, nella Sala delle Conferenze della Camera dei deputati (piazza del Parlamento 19).
Relatori: Andrea Camporese (presidente emerito dell’Inpgi), Daniele Cerrato (presidente della Casagit), Lorenzo Del Boca (direttore della Stampa Diocesana Novarese e presidente emerito dell’Ordine nazionale dei giornalisti e della Fnsi), Massimo Di Russo (responsabile attività promozionali Casagit Salute), Stefano Fabbri (consigliere nazionale Fnsi, già capo della redazione Ansa di Firenze), Maurizio Lozzi (consigliere Odg Lazio), Carlo Parisi (direttore Giornalisti Italia e segretario generale aggiunto Fnsi), Maurizio Pizzuto (responsabile della comunicazione istituzionale dei musei italiani del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali).

Massimo Di Russo, Stefano Fabbri, Maurizio Lozzi, Maurizio Pizzuto

La riflessione su “Giornalismo e pericoli dell’improvvisazione on line” che intende proporre questo corso vuole prendere, innanzitutto, le mosse da un antico e saggio assunto che merita di essere considerato soprattutto dai giornalisti e da chi si occupa di informazione: i fatti devono essere sempre ben distinti dalle opinioni. Si tratta di un principio che, probabilmente nella realtà, può incontrare una certa labilità di confini e che, tuttavia, mantiene però una propria valida connotazione, in quanto “bussola” di orientamento professionale di ogni giornalista.
Ogni operatore dell’informazione deve, infatti, quotidianamente fare i conti anche con un altro principio fondamentale: il lettore merita la verità, anche quando essa può apparire scomoda. Ecco perché scrivere oggi e dichiarare la verità – su ogni piattaforma digitale esistente o testata giornalistica che sia – è e resta un dovere deontologico di ogni giornalista che deve evitare i pericoli dell’improvvisazione e continuare ad utilizzare l’unico strumento che lo differenzia dai “contastorie”: la verifica.
Il convegno, organizzato da Conscom, è valido come evento formativo dell’Ordine dei giornalisti  (è presente sulla piattaforma Sigef) e dà diritto a 6 crediti. (giornalistitalia.it)

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