Il sindaco-giornalista di Cosenza spera che l’imprenditoria salvi “l’Ora della Calabria”

“Un giornale che chiude è un megafono in meno”

Mario Occhiuto

Mario Occhiuto

COSENZA – “Un giornale che chiude è un megafono in meno che racconta ciò che accade attorno alla gente, un respiro di vivacità intellettuale che, a prescindere dalle linee editoriali scelte, pone sempre un freno a quel pensiero unico che non garantisce la crescita di un territorio”.
Il sindaco-giornalista di Cosenza, Mario Occhiuto, interviene nella vicenda del quotidiano “l’Ora della Calabria” che, a causa della mancata ricapitalizzazione, rischia di scomparire.
“Faccio mio l’appello pubblicato oggi in prima pagina e firmato dal Comitato di redazione – aggiunge il sindaco della città calabrese – sperando che dal mondo dell’imprenditoria qualcuno lo raccolga e intervenga a rilanciare la testata. Significherebbe investire in risorse umane che, con le «penne» più note, i redattori, i corrispondenti, i poligrafici e il personale amministrativo, rappresentano un patrimonio di competenze che, alla luce dell’attuale stato di crisi, sarebbe un peccato disperdere. E, soprattutto, significherebbe investire nella sacrosanta pluralità d’informazione che la nostra regione non può permettersi di far venire meno”.

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