L’Assostampa Toscana ai neo amministratori: “Tutelate gli Uffici stampa”

“Garantire trasparenza e diritto all’informazione”

Assostampa ToscanaFIRENZE – Cominciare con il piede giusto il mandato loro affidato dai cittadini, nella consapevolezza che le attività di informazione delle pubbliche amministrazioni devono rispondere, in primo luogo, ai cittadini e al loro diritto di essere correttamente informati.
E’ in questo modo che l’Associazione Stampa Toscana si rivolge agli amministratori dei 204 Comuni toscani che si sono rinnovati in questa tornata elettorale (o che si rinnoveranno con i prossimi ballottaggi), perché trasparenza e diritto-dovere all’informazione siano garantiti nel rispetto delle leggi (a partire dalla 150/2000) e dei contratti.
In particolare si chiede:

– di superare definitivamente ogni logica di nomina politica per gli uffici stampa istituzionali;

– di confermare, in quest’ottica, i giornalisti al lavoro nelle precedenti amministrazioni, respingendo ogni tentazione di spoil system;

– di inserire correttamente nell’organigramma delle amministrazioni gli uffici stampa e di attivare i relativi concorsi;

– di separare rigorosamente il ruolo di portavoce, se previsto, dai ruoli e dalle attività dell’ufficio stampa;

– di inquadrare correttamente il personale giornalistico ovvero, nel caso del contratto della pubblica amministrazione, di prevedere almeno la categoria D, in ogni caso con versamento dei contributi all’Inpgi.

– di valutare, nel caso non si possa procedere ad assunzioni dirette, la possibilità di organizzare uffici stampa in gestione associata con altre amministrazioni.

L’Associazione Stampa Toscana, che già alla vigilia delle elezioni ha rivolto un appello a tutti i candidati, monitorerà la situazioni nelle varie amministrazioni, mettendosi a loro disposizione per l’individuazione delle varie soluzioni, comprensive anche di percorsi di valorizzazione degli uffici stampa oltre i mezzi tradizionali, con mezzi quali i social media, tv e radio web, streaming, esperienze di giornalismo partecipativo.

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