Il fotoreporter rimasto ferito l’11 febbraio in Siria ricoverato all’Ospedale San Raffaele

Gabriele Micalizzi è tornato in Italia

Gabriele Micalizzi (Facebook)

MILANO – Gabriele Micalizzi, 34 anni, il fotoreporter italiano ferito l’11 febbraio scorso da un colpo di mortaio a Deir Ezzor, nell’est della Siria, è atterrato stasera all’aeroporto di Milano Linate. A riportarlo in Italia è stato un aereo militare grazie ad un’operazione di rimpatrio sanitario coordinata dall’Unità di Crisi della Farnesina.
Il giovane, che rischia di perdere un occhio, è stato colpito durante i violenti combattimenti che infuriano nell’unica roccaforte rimasta dell’Isis. Un’ambulanza lo ha prelevato all’aeroporto per trasportarlo all’ospedale San Raffaele per sottoporlo agli accertamenti medici necessari per l’inquadramento diagnostico e la relativa proposta terapeutica.
Gabriele Micalizzi, originario di Milano, si trovava a Deir Ezzor per documentare lo scontro finale tra i miliziani curdi e quelli del sedicente “Califfato”. Le sue foto sono state, tra l’altro, pubblicate su New York Times, New Yorker e Wall Street Journal. In Italia ha collaborato con il Corriere della Sera, Internazionale, La Repubblica e l’Espresso. È stato tra i fondatori di Cesura lab, il collettivo di fotografi, insieme a Luca Santese e Andrea Rocchelli, ucciso durante la guerra in Ucraina nel 2004. (giornalistitalia.it)

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