TRIESTE – «Adesso basta!». Dopo l’ennesima aggressione ai danni di due giornalisti nelle manifestazioni Pro Pal di ieri a Trieste e a Gorizia, la Figec Cisal chiede «provvedimenti urgenti in termini di sicurezza e responsabilità a carico di chi usa le manifestazioni per esprimere odio e violenza nei confronti dei giornalisti».
I consiglieri nazionali Andrea Bulgarelli (fiduciario di Trieste e coordinatore regionale), Renato D’Argenio (fiduciario di Udine) e Andro Merkù, a nome del sindacato dei giornalisti Figec Cisal esprimono piena solidarietà al collaboratore di Trieste Prima, Riccardo Lazzari, a cui nella serata di ieri, 8 ottobre, è stato intimato di non riprendere quanto accadeva, arrivando anche a danneggiare il suo smartphone.
Sempre ieri sera a Gorizia, al termine di un convegno dedicato alla pace, nel quale hanno portato testimonianza vari giornalisti inviati in zone di guerra nel mondo, Lorenzo Cremonesi, del Corriere della Sera, Fausto Biloslavo d Il Giornale e Andrea Romoli della Rai, assieme ad altre persone sono rimasti bloccati da una manifestazione Pro Pal all’uscita del polo Universitario goriziano.
Dopo i numerosi slogan contro l’informazione, un trattamento di particolare violenza verbale è stato riservato a Fausto Biloslavo, collega iscritto alla Figec Cisal. «È necessario – affermano Bulgarelli, D’Argenio e Merkù – che l’Ordine dei Giornalisti, la Figec Cisal, le altre associazioni di categoria e i direttori delle testate del nostro territorio facciamo fronte comune con una posizione ferma e decisa nei confronti della violenza. Se da un lato dimostrare è un diritto, dall’altro informare è un dovere dei giornalisti e un fondamento della nostra democrazia». (giornalistitalia.it)
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