Il presidente Andrea Riffeser Monti agli Stati generali dell’informazione e dell’editoria

Fieg: “Raddoppiare le agevolazioni per i giovani”

Andrea Riffeser Monti

ROMA – “Mi concentrerei su quattro macrotemi: il primo è il mercato del lavoro, che è la cosa più importante, poi la distribuzione, la pirateria e la pubblicità”. Così il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, intervenendo a Roma nel dibattito di apertura degli Stati generali dell’informazione e dell’editoria.
“Negli anni scorsi – ha ricordato Riffeser – un altro governo aveva creato un meccanismo per l’ingresso di un giovane ogni tre uscite. Io chiedo a questo governo di raddoppiare questa procedura, perché c’è una marea di giovani che possono entrare, che hanno una mentalità completamente diversa e possono ringiovanire anche il linguaggio e la scrittura. Credo che il governo debba prendere questa misura e questo consentirà anche alle aziende di avere un risparmio di costi del personale, per far entrare una quantità di giovani che stanno fuori dalla porta, perché con una azienda in crisi noi dobbiamo licenziare i giovani e tenere i vecchi, che è un’assurdità”.
“Per quanto riguarda la distribuzione, la Fieg – ha aggiunto Riffeser – ha firmato un accordo con l’Anci per dare sostegno alle edicole e molti comuni hanno abbassato il costo del suolo pubblico in cambio di informazioni istituzionali. È un processo che si è avviato, ma che andrebbe accelerato perché l’edicola è da considerare servizio pubblico”.
“Potrei – ha detto ancora il presidente della Fieg – spingermi anche oltre. In relazione alle prossime edicole, che dovranno essere rifatte e devono esser digitali, potremmo dire che gli editori potrebbero entrare nel mercato di alcuni chioschi per creare anche una seconda postazione di lavoro dove il giornalista, durante la mezza giornata, può lavorare da lì con il pc e avere un dialogo con i cittadini. Così il chiosco potrebbe diventare non solo un punto di vendita, ma un luogo (e mi riferisco solo ad alcune edicole: sulle 23mila esistenti potrebbero essere due o tremila) dove anche i quotidiani possano svolgere con i giornalisti una funzione di informazione e di raccolta di notizie”. (ansa)

Un commento

  1. Umberto Marchesini

    Il giornalista con la postazione in un’edicola è un’idea ottima, direi geniale perchè in un certo senso si coinvolge anche la gente, che frequenta l’edicola, nella fattura del giornale di nuovo cuore della comunità.

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