Due le delibere Agcom per il “rispetto della parità di trattamento tra soggetti politici”

Elezioni Politiche: le norme sulla par condicio

ROMA – Un richiamo alla corretta applicazione dei principi a tutela del pluralismo e della parità di trattamento nei programmi di informazione durante la seconda fase della campagna per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato, fissate per il 25 settembre, è contenuto nella delibera dell’Agcom n. 302 del 24 agosto 2022.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, presieduta da Giacomo Lasorella, richiama le emittenti televisive e radiofoniche nazionali a provvedere, in maniera rigorosa e con effetto immediato, al rispetto della parità di trattamento tra soggetti politici, in relazione sia al tempo di parola che al tempo di notizia fruito, avendo specifico riguardo alle liste riconducibili alle coalizioni in competizione e a quelle liste espressione di soggetti non presenti nella prima fase di campagna elettorale, assicurando anche la parità di genere tra i soggetti politici. Ciò al fine di garantire all’elettorato una rappresentazione proporzionale, completa ed imparziale delle diverse proposte politiche in vista del voto del 25 settembre.

Giacomo Lasorella

Il Consiglio dell’Agcom, nella riunione del 3 agosto scorso, aveva già approvato il regolamento sulla par condicio (legge n.28/2000) da applicare nella campagna elettorale.
Vale la pena ricordare che, nell’esercizio delle competenze assegnatele dalla legge, l’Autorità vigila sul rispetto delle disposizioni in materia attraverso la consueta e continua attività di monitoraggio dell’emittenza televisiva e radiofonica, più rigorosa nel periodo di campagna elettorale. L’Autorità esercita i suoi poteri di vigilanza, di controllo e sanzionatori anche sull’osservanza delle disposizioni emanate dalla Commissione parlamentare di vigilanza.
La verifica – fa notare l’Agcom – riguarderà il tempo di parola dedicato alle diverse posizioni politiche nei notiziari e nei programmi di approfondimento informativo diffusi da ciascuna testata, tenuto conto del format, della periodicità di ciascun programma nonché della collocazione delle trasmissioni nelle diverse fasce orarie del palinsesto. In sede di valutazione si terrà conto anche del tempo di notizia fruito da ciascun soggetto politico.
Il regolamento prevede, inoltre, che le piattaforme per la condivisione dei video siano tenute ad assumere ogni utile iniziativa volta ad assicurare il rispetto dei principi di tutela del pluralismo, della libertà di espressione, dell’imparzialità, indipendenza e obiettività dell’informazione nonché ad adottare misure di contrasto ai fenomeni di disinformazione anche in conformità agli impegni assunti dalle piattaforme nell’ambito del Code of Practice on Disinformation. (giornalistitalia.it)

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